Milano, i biglietti ATM continuano ad aumentare ma il servizio non migliora: voi cosa ne pensate?

I mezzi pubblici di Milano forse non valgono il costo del biglietto, aumentato fino a 2,20 euro. Voi cosa ne pensate?
Milano, i biglietti ATM continuano ad aumentare ma il servizio non migliora: voi cosa ne pensate?
I mezzi pubblici di Milano forse non valgono il costo del biglietto, aumentato fino a 2,20 euro. Voi cosa ne pensate?
Avete notato quanto sono aumentati i biglietti dell’ATM? Se dieci anni fa li pagavamo un euro l’uno, oggi costano 2,20 euro. È un aumento spropositato, considerando che non è stato seguito da un miglioramento della situazione trasporti. Ma partiamo dal principio.
I biglietti ATM permettono la circolazione sul territorio metropolitano e nell’hinterland. Il singolo biglietto è valido novanta minuti dalla convalida ed è storicamente disegnato su un cartoncino bianco, con il prezzo e le istruzioni scritte sopra. Molti di voi ricorderanno quando il biglietto costava appena un euro, perché con soli due euro si poteva fare un viaggio in centro città e tornare indietro. Poi i biglietti sono aumentati a un euro e cinquanta, ed era comunque un prezzo ragionevole perché, in primo luogo con tre euro si faceva un viaggio di andata e ritorno, e inoltre i mezzi di superficie e la metropolitana avevano anche aumentato il loro percorso. Due anni fa i biglietti sono aumentati a due euro e, dal 9 gennaio 2023, costano due euro e venti. Sono i biglietti più cari d’Italia e la loro validità è sempre di 90 minuti. Non si può nemmeno dire che siano prezzi proporzionati al tragitto che si deve percorrere, perché il ticket costa due euro e venti sia che lo si utilizzi per fare quindici fermate di metro sia che lo si usi per fare due fermate di tram. In questa logica, conviene comprarlo solo se il tragitto da fare è piuttosto lungo, altrimenti conviene spostarsi a piedi o con la bicicletta.
Ora, se al costo dei biglietti fosse migliorata la viabilità o almeno fosse stata implementato il trasporto pubblico urbano, ce ne faremmo una ragione. Ciò che invece accade è che non solo i biglietti costano di più, ma il trasporto non è migliorato affatto…anzi, è peggiorato. Diverse linee degli autobus sono state soppresse, la linea della MM4 è ancora in alto mare e il Tram n.3 sarà bloccato fino ad agosto per lavori di riqualificazione del manto stradale. Il Tram n.3 è quello che collega la periferia di Gratosoglio a Piazza Duomo ed era utilizzato da centinaia di persone al giorno. Di per sé tutti questi piccoli fattori non contano molto, ma messi insieme formano un grande agglomerato di malcontento e scarsa sopportazione da parte dei cittadini. Che il trasporto pubblico di Milano sia avanguardistico rispetto a tante altre grandi città d’Italia è un vanto su cui non piove, ma ha anche dei difetti. Tanti, troppi difetti se paragonato a quello delle grandi capitali europee. Nelle città europee i biglietti costano ben più di due euro e venti, ma il loro servizio è spesso impeccabile e molto funzionale. Milano ha ancora delle falle che non si riescono a colmare.
Che possiamo fare? Noi cittadini assolutamente nulla. Però le giunte comunali potrebbero farsi un giro nelle periferie e accorgersi che la situazione dei tram e degli autobus non è così rosea come vorrebbero vendercela. “Milano città del trasporto veloce, efficace e sicuro”: ma dove?

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