M4: cosa ne pensano davvero i cittadini?
M4 e milanesi: i lavori per la nuova linea blu della metropolitana stanno creando più problemi che soluzioni. E voi, cosa ne pensate?
M4: cosa ne pensano davvero i cittadini?
M4 e milanesi: i lavori per la nuova linea blu della metropolitana stanno creando più problemi che soluzioni. E voi, cosa ne pensate?
La metropoli nata M4 di Milano (linea blu) è un progetto che va avanti dal 2017. Il progetto prevede (prevedeva) la realizzazione della linea che porta i cittadini dal quartiere San Cristoforo all’aeroporto di Linate, passando per il centro storico con le fermate Sant’Ambrogio (M2), Santa Sofia, San Babila (M3) e Dateo. Si tratta di un progetto urbanistico immenso, fatto di grandi cantieri che vanno avanti da ormai cinque anni, fra ritardi, inconvenienti e complicazioni. Ma vediamo insieme cosa ne pensano i cittadini.
L’inizio dei lavori è stato vissuto dai milanesi con un’esplosione di entusiasmo: finalmente una metropolitana che dal centro città permette di raggiungere comodamente Linate, senza bus, treni o altri mezzi. Una metropolitana comoda, rapida e corta; solo 21 fermate rispetto alle 35 della M2 (linea verde). È effettivamente un’impresa urbanistica necessaria e anche intelligente, perché permette ai cittadini di imbarcarsi per i voli che partono da Linate senza dover fare ricorso a mezzi di superficie, spesso in ritardo o comunque molto più lenti in confronto a quelli sotterranei.
Poi i lavori sono iniziati per davvero e, naturalmente, hanno preso il via anche i soliti disagi milanesi. Intere aree completamente delimitate da enormi cantieri, la circonvallazione interna perennemente bloccata causa restringimento delle corsie, traffico ciclo-pedonale deviato e reso pericoloso da uscita di auto-mezzi e mezzi pesanti per il lavoro stradale. Se ancora oggi vi capita di passare vicino a San Babila o nelle zone del centro, non potrete non notare questi cantieri che deturpano il capoluogo meneghino e rendono il traffico lento, faticoso e nevrotico.
E tutto ciò, solo per parlare del centro. Perché in periferia i lavori hanno ancora di più deturpato il paesaggio e reso difficile la vita dei cittadini. Parliamo d’interi parcheggi residenziali resi inagibili e strade che di norma regolavano il traffico periferico di Milano ormai totalmente impraticabili perché lasciati in uno stato dismesso dai lavori ancora non ultimati.
E proprio di questo si lamentano i cittadini. Non voglia il cielo che si critichi il lavoro altrui, perché noi tutti sappiamo bene quanto sia difficile rendere attivo un progetto urbanistico di tale portata, ma i lavori dovevano concludersi lo scorso inverno. Creare una nuova linea della metropolitana ex novo è un’impresa ardua persino per le città occidentali più avanguardistiche e moderne, per Milano è una vera e propria scommessa! Per quanto cosmopolita e ricca di business, Milano è comunque una città italiana, reduce e succube di una realtà nazionale che fa fatica a stare al passo con i tempi. A conti fatti, il fatto che i lavori non riuscissero ad essere finiti in contemporanea con la deadline fissata, c’era da aspettarselo. Quello che i milanesi non si sarebbero aspettati è la totale indifferenza delle istituzioni che hanno lasciato cantieri aperti in giro per la città, senza avvisare in alcun modo i cittadini del ritardo. Le autorità hanno reso i cittadini tristemente consapevoli di una sorta di presa di coscienza collettiva: “I lavori non sono finiti, anche se dovevano esserlo, quindi semplicemente portate pazienza” (foto WC).
Ma i milanesi hanno perso la pazienza già da un po’. L’entusiasmo iniziale ha lasciato posto alla mal sopportazione, soprattutto perché sebbene alcune fermate della metropolitana abbiano già aperto (quelle che vanno da Piazzale Dateo all’aeroporto di Linate), tutte le altre sono ancora in attesa di essere finite, e nel frattempo l’insofferenza cresce. Se a tutto questo vengono aggiunti due componenti scomodi, cioè il fatto che in Piazzale Dateo non passa alcuna altra metropolitana, e quindi non è comoda da raggiungere per chi vive in altre zone della città, e il fatto che all’aeroporto di Linate i voli hanno aumentato i prezzi del 70% nell’ultimo anno, il gioco non sta più valendo la candela. La metropolitana M4 era pensata per rendere il viaggio dalla città all’aeroporto più pratico, ma se poi per pagare i biglietti degli aerei che partono da Linate bisogna vendere un rene, forse i cittadini continueranno a partire da Malpensa o da Orio.
Insomma, i milanesi sono stanchi. E incominciano a mostrare insofferenza anche sulle pagine social dedicate alla metropolitana M4, con dibattiti dai toni accesi e anche qualche insulto. È una situazione paradossale e non sembra trovare una soluzione nel breve periodo. Staremo a vedere, con malcelato astio.
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