Lo sapevate? Perché a Milano ci sono così tanti temporary store?

Siete mai stati in un temporary store? Perché a Milano ce ne sono così tanti? Tutte le risposte alle vostre domande, in questo articolo!
Lo sapevate? Perché a Milano ci sono così tanti temporary store?
Siete mai stati in un temporary store? Perché a Milano ce ne sono così tanti? Tutte le risposte alle vostre domande, in questo articolo!
Da che mondo e mondo i negozi, le boutique e gli store che troviamo in giro per la città, sono localizzati in punti d’interesse e diventano poi simbolo di un determinato luogo. Per esempio, il negozio della Lego in Piazza San Babila, ormai ritrovo fisso di tantissimi appassionati dei mattoncini colorati e fanatici delle costruzioni Lego. Siamo fatti così, noi essere umani, scopriamo ogni giorno di essere creature abitudinarie. Ci piace percorrere le vie del centro storico e trovare gli stessi negozi di sempre, gli stessi Mc Donald e le stesse profumerie che sono lì da almeno vent’anni.
Certo, la tendenza dei negozi di stanziarsi fra quattro mura e non muoversi più per cinquant’anni è senza dubbio una memoria del passato, un’usanza mai perduta che i nostri nonni ci hanno insegnato riponendo le cose sempre allo stesso posto, così non si perdono. Ecco, il temporary store è l’equivalente odierno del set da cucito che trovavamo nella scatola dei biscotti della nonna. Un grumo di fili, aghi e matasse che rompevano la nostra illusione di mangiarci i biscotti di nascosto. Uno spiacevole accorgimento, una delusione cocente e la fine della favola: il temporary store si trova al posto dello storico negozio a cui siamo passati davanti per anni quando andavamo a scuola.
La storia dei temporary store è, ad ogni modo, più antica di quanto si pensi. I primi temporary store nascono negli Stati Uniti negli anni ’30. Al tempo, le città erano un continuo fermento e vivevano un’espansione incredibile che aumentava, sia per persone sia per palazzi, di giorno in giorno. Molti commercianti arrivavano nelle grandi città solo per pochi giorni, si fermavano qualche tempo e affittavano delle stanze dove mostrare la loro merce, poi ripartivano per acquisire nuovi clienti e far conoscere la loro attività. Infine tornavano nella città d’origine e lì stanziavano il loro bel negozietto, forti del fatto che la loro merce era stata venduta anche a New York, Boston, Chicago.
Milano, dal canto suo, è cambiata molto negli ultimi dieci anni. Uno sviluppo rapidissimo di quartieri molto “in”, con centri commerciali in città e una movida sempre più dislocata nelle aree urbane, ha reso il capoluogo meneghino una città attrattiva per il business e gli store temporanei. E perché? Proprio perché è una città in continuo movimento, cambia ed evolve, si trasforma stagione dopo stagione! Prendete per esempio Corso di Porta Ticinese: nella via che collega Piazza XXIV Maggio alle Colonne di San Lorenzo spuntano come funghi negozi e negozietti, store e boutique che si fermano qualche mese, e poi vengono immediatamente rimpiazzati da attività simili. Passeggiando in questa zona oggi è possibile riconoscere solo pochissimi negozi rispetto a quelli che c’erano un anno fa. È un circolo continuo, senza fine.
Questo via vai di negozi ha in realtà un fondamento economico molto attuale. Si tratta di attività che, nella maggior parte dei casi, vende i propri prodotti online. Ogni tanto apre uno store per attrarre nuovi clienti e far scoprire loro il sito web a cui iscriversi per acquistare i prodotti, poi chiudono e tornano nei meandri dell’internet. È una tecnica di marketing, e un merchandising che si associa all’e-commerce.
E cosa ne pensano i milanesi? Beh, a loro non dispiace. La possibilità di scoprire nuove realtà e vedere la propria città cambiare di continuo è una forma di dinamismo che al popolo di Milano non dispiace. Ovviamente ci sono anche i nostalgici, quelli che per esempio vivono di ricordi e vorrebbero tornare ad avere una città abitudinaria. Ma tutti gli altri invece amano camminare nei soliti posti e imbattersi in qualcosa di completamente nuovo. Sono filosofie di vita e di pensiero, Milano cerca di assecondarle entrambe. Anche per questo Milan l’è un gran Milan…

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