Lo sapevate? I cristiani furono liberi di credere in Dio grazie a un editto firmato a Milano

L’Editto di Milano (noto anche come Editto di Costantino, Editto di Tolleranza o Rescritto di Tolleranza) fu l’accordo sottoscritto a Mediolanum (l'antica Milano) nel febbraio 313 dai due imperatori dell’Impero Romano, Costantino per l’Occidente e Licinio per l’Oriente, in vista di una politica religiosa comune alle due parti dell’impero. Primo atto di tolleranza universale è uno degli eventi che più di tutti ha condizionato la storia del mondo.
Lo sapevate? I cristiani furono liberi di credere in Dio grazie a un editto firmato a Milano.

I resti del palazzo imperiale romano di Milano, ristrutturato da Massimiano alcuni anni prima dell’editto. Qui si vedono le basi di un’edicola che probabilmente era dotata di colonne, con attorno un corridoio e diversi locali. Nel palazzo vi fu l’accordo tra Costantino e Licinio noto come l’editto di Milano.
L’Editto di Milano (noto anche come Editto di Costantino, Editto di Tolleranza o Rescritto di Tolleranza) fu l’accordo sottoscritto a Mediolanum (l’antica Milano) nel febbraio 313 dai due imperatori dell’Impero Romano, Costantino per l’Occidente e Licinio per l’Oriente, in vista di una politica religiosa comune alle due parti dell’impero. Primo atto di tolleranza universale è uno degli eventi che più di tutti ha condizionato la storia del mondo.
Secondo l’interpretazione tradizionale Costantino e Licinio firmarono a Mediolanum (la moderna Milano), nel periodo in cui la città era capitale dell’Impero romano d’Occidente, un editto per concedere a tutti i cittadini, quindi anche ai cristiani, la libertà di venerare le proprie divinità.
Una lapide è stata sistemata nella chiesa di san Giorgio al Palazzo, che fu edificata su parte dei resti del Palazzo Imperiale romano (da qui il nome) dove nel 313 d.C. l’Imperatore Costantino promulgò l’Editto di Milano, col quale concedeva libertà di culto ai Cristiani. La prima chiesa risaliva al 740 d.c. circa ma è stata più volte ricostruita e rimaneggiata fino alla fine del 1800.
Oltre a riconoscere la libertà di culto, l’editto di Milano determinò l’obbligo di restituire tutti i luoghi, beni e possedimenti in precedenza acquistati, requisiti o tolti ai cristiani durante il lungo periodo delle persecuzioni (la regola valeva anche per chi aveva acquistato o ricevuto in dono in modo legittimo il bene in questione).
Il contesto storico in cui venne firmato questo editto comincia nel 312, quando nella primavera del 312 Costantino discese con il suo esercito in Italia per affrontare Massenzio. Lo scontro decisivo si ebbe il 28 ottobre 312 (Battaglia di Ponte Milvio). La sera prima Costantino non eseguì i sacrifici rituali della religione tradizionale. Prima di ogni evento importante, i romani interrogavano gli dei chiedendo loro di assisterli. Un aruspice eseguiva il sacrificio di un animale e, scrutando nelle sue viscere, interpretava il volere degli dei. Di fronte al proprio esercito, invece, Costantino affermò che un sommo dio (summus deus) lo avrebbe guidato nella battaglia. L’agiografia cristiana ha tramandato questo accadimento attraverso un racconto: quella notte Cristo apparve a Costantino in sogno e gli pronosticò la vittoria. In cambio, sugli scudi dei suoi soldati egli avrebbe dovuto far dipingere il simbolo che Dio gli aveva mostrato (In hoc signo vinces), formato dalle due lettere greche iniziali del nome di Cristo, X e P.
Le divinità ufficiali della tetrarchia erano Giove (protettore degli Augusti) ed Ercole, figlio di Giove (invocato dai Cesari). Costantino invece aveva mostrato fin dai suoi primi anni da tetrarca di ricercare una divinità tutelare personale.
Costantino uscì vincitore dalla battaglia. Entrato a Roma come unico Augusto d’Occidente, celebrò il Trionfo, ma non salì il colle del Campidoglio, sede del tempio più sacro ai romani. Per la prima volta i cittadini dell’Urbe conobbero un imperatore che non eseguiva i tradizionali sacrifici agli dei. Ormai la sua conversione al cristianesimo era compiuta.
Costantino non rimase a lungo a Roma: nel gennaio 313 si recò a Milano, città scelta per il matrimonio della sorella Costanza con Licinio. Nella capitale dell’Occidente, Costantino e Licinio concordarono una linea comune in materia di religioni. Anche se l’accordo scaturì dalla volontà comune, l’iniziativa di dare rilievo alla questione religiosa fu di Costantino. Dopo gli accordi di Milano, la politica religiosa verso i cristiani passò dalla tolleranza al sostegno della nuova religione.

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