Lo sapevate? A Milano c’è un luogo nel quale per decorare i muri sono stati usati teschi e ossa umani

Lo sapevate? A Milano c’è un luogo nel quale per decorare i muri sono stati usati teschi e ossa umani

A prima vista penserete ad un luogo macabro, chi può avere avuto un'idea del genere? Migliaia di teschi, ossa, tibie e altri resti utilizzati per decorare le pareti, con sistemazioni scelte precise e soluzioni artistiche in composizioni di croci trattenute da sottili reticelle. Tra i crani sorridenti e ghignanti che osservano in silenzio fedeli e i turisti. In realtà ci troviamo in un sito sacro. Siamo a Milano, nel centro storico della città, andiamo a vedere dove.

Lo sapevate? Sant’Ambrogio, patrono di Milano, non era milanese ma tedesco



Sant’Ambrogio non era milanese, ma tedesco. O meglio, oggi sarebbe nato in Germania, allora era in Gallia. La data di nascita è incerta, 339 o 340, certamente a Treviri. Apparteneva a una famiglia di rango senatorio. Si chiamava Aurelio Ambrogio e suo padre era prefetto pretorio. La sua famiglia era cristiana già da alcune generazioni, nonostante il cristianesimo non fosse ancora religione ufficiale dell’impero romano. Frequentò le migliori scuole di Roma e cominciò la carriera amministrativa. Prima a Sirmio, in Serbia, poi a Milano.