Con il loro inconfondibile entusiasmo e l’insegna della resilienza cucita addosso, le Pink Flamingos sono tornate a Lanusei. Anche quest’anno, il gruppo di donne in rosa ha attraversato la Sardegna in sella alle biciclette per testimoniare il proprio percorso di cura contro il tumore e per sostenere una raccolta fondi destinata all’acquisto di un terzo casco refrigerante da donare ai reparti oncologici dell’isola.
Il legame con Lanusei è forte e si rinnova: lo scorso dicembre proprio all’ospedale Nostra Signora della Mercede è stato consegnato uno dei preziosi dispositivi, che aiutano a ridurre la caduta dei capelli durante la chemioterapia, mitigando uno degli effetti collaterali più dolorosi della malattia. Il ritorno delle cicliste ha così assunto un valore simbolico e affettivo profondo, accolto con calore dalla comunità ogliastrina.
Le 15 cicliste sono giunte ieri pomeriggio nel piazzale dell’ospedale, accolte dalla direzione aziendale della Asl Ogliastra, dal personale sanitario – in particolare del reparto oncologico – e da numerosi rappresentanti del terzo settore. Presente anche il sindaco di Lanusei, Davide Burchi, che ha espresso il suo sostegno alla causa delle Flamingos e l’orgoglio della città nel poterle ospitare di nuovo.
«Siamo felici di potervi accogliere anche quest’anno qui a Lanusei – ha dichiarato Diego Cabitza, commissario straordinario della Asl – come Azienda condividiamo pienamente i valori e gli obiettivi che portate avanti. Con il vostro esempio, dimostrate che la salute si costruisce anche con comportamenti sani e stili di vita attivi. E, soprattutto, regalate speranza a chi oggi sta affrontando la malattia: siete la prova che il tumore si può sconfiggere».
A prendere la parola anche Cristina Concas, ideatrice e anima del progetto “Pink Flamingos”: «È sempre un piacere tornare in Ogliastra – ha detto sorridendo – perché sentiamo l’affetto di questa terra e sappiamo di avere un legame speciale con questa comunità. La nostra pedalata vuole trasmettere un messaggio di forza e rinascita: possiamo cadere, ma siamo capaci di rialzarci. La guarigione è possibile, grazie ai progressi della medicina e anche all’importanza della prevenzione. Salire in bici per noi è diventato un gesto di cura e di vita».
Partito lo scorso 25 maggio da Cagliari, il tour ha toccato numerose tappe in tutta l’Isola: Oristano, Alghero, Sassari, Ozieri, Olbia, Nuoro, per poi approdare a Lanusei. Oggi le Flamingos affronteranno l’ultima, impegnativa tappa: 137 km da Lanusei a Cagliari, passando per la temuta salita di Campu Omu e per la discesa fino a Flumini, con l’arrivo simbolico al Poetto per gli ultimi 15 chilometri sul lungomare. Lì, al Parco delle Emozioni di Molentargius, le attenderà come ogni anno la festa conclusiva.
Un meritato traguardo per un gruppo che ha trasformato la fatica della malattia in una forza contagiosa, capace di coinvolgere intere comunità e alimentare, a ogni pedalata, una speranza concreta.

Pink Flamingos a Lanusei
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