Covid, Conte firma nuovo Dpcm: misure prorogate fino al 7 ottobre. Stadi e discoteche restano chiusi

Poche le novità del nuovo decreto, occhi puntati sempre sulla scuola
Mentre in Italia nelle ultime 24 ore si registrano 1108 nuovi casi di Covid e 12 morti, il premier Conte firma il nuovo Dpcm. Norme anti-virus prorogate fino al 7 ottobre perché non è possibile un prolungamento di oltre un mese. Restano chiusi stadi e discoteche. Sul fronte scuola resta alta la tensione: in qualche regione d’Italia oggi è riniziato l’anno scolastico.
Poche le novità nel nuovo dpcm tra cui la possibilità di ricongiungimento per le coppie internazionali. Nel decreto c’è l’autocertificazione per l’ingresso in Italia da chi proviene da Paesi finora “off limits” per attestare che si risiederà presso una persona, “anche non convivente”, con la quale “vi sia una stabile relazione affettiva”. L’autocertificazione servirà anche per la comunicazione alla Asl e sarà obbligatoria una quarantena di 14 giorni. Gli Stati per cui era vietato l’ingresso in Italia sono: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kosovo, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana, Serbia, Colombia. Per tutti gli altri Stati valgono le regole già in vigore: chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna deve fare obbligatoriamente il tampone. Chi arriva da Romania e Bulgaria deve stare in quarantena.
Restano inoltre in vigore le norme sulla mascherine, obbligatorie nei luoghi chiusi e all’aperto dove non si può mantenere il distanziamento, sul divieto di assembramento e il limite di capienza all’80% per i trasporti pubblici.
Dermatite contagiosa nei bovini: il Nuorese epicentro del primo focolaio nazionale

La diagnosi è stata ufficialmente validata dai laboratori nazionali di riferimento nella tarda serata di oggi, rappresentando anche il primo riscontro della malattia sul territorio nazionale.
È stato confermato in Sardegna il primo caso di dermatite nodulare contagiosa (Lumpy Skin Disease – LSD) in un allevamento bovino situato nel Nuorese. La diagnosi è stata ufficialmente validata dai laboratori nazionali di riferimento nella tarda serata di oggi, rappresentando anche il primo riscontro della malattia sul territorio nazionale.
La dermatite nodulare contagiosa è una patologia virale che colpisce bovini e bufali. Viene trasmessa da insetti vettori come zanzare, mosche e zecche e si manifesta con sintomi quali noduli cutanei, febbre e calo della produzione di latte. In alcuni casi, può risultare letale per gli animali. Pur non rappresentando un pericolo per l’uomo, la sua diffusione comporta gravi conseguenze economiche per il comparto zootecnico, sia in termini di produttività sia per le limitazioni imposte agli scambi commerciali.
In risposta al focolaio, il dipartimento di prevenzione della ASL di Nuoro ha disposto il blocco della movimentazione dei bovini in 52 comuni compresi nei distretti di Macomer, Nuoro, Siniscola e Sorgono. La misura è stata adottata per contenere il rischio di diffusione della malattia, classificata a livello europeo come patologia di categoria A, ovvero tra quelle che richiedono interventi immediati di eradicazione in quanto normalmente assenti nell’Unione Europea.
Sono state attivate le procedure previste dai protocolli nazionali ed europei per la gestione dei focolai, inclusi gli accertamenti epidemiologici volti a ricostruire i percorsi di trasmissione. In questa fase, il ruolo attivo degli allevatori è essenziale per garantire l’efficacia delle misure di contenimento.

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