Migranti. Naufragio a Lampedusa nella notte: muoiono due donne
#Italia Il naufragio è avvenuto la notte scorsa: recuperati i cadaveri di due donne, messe in salvo 22 persone. A bordo in tutto ci sarebbero stati circa 50 migranti
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Naufragio nella notte a un miglio dalle coste di Lampedusa: le motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza hanno recuperato fino ad ora i cadaveri di due donne. Messi in salvo, e già trasferiti in porto, 22 superstiti. A bordo dell’imbarcazione erano presenti circa 50 persone.
Secondo una prima ricostruzione, quando sono arrivate le motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza per procedere al trasbordo, i migranti si sono spostati tutti da un lato e, complice il mare mosso, hanno fatto ribaltare l’imbarcazione.
Nelle operazioni di soccorso sono impegnati, oltre alle unità navali della guardia costiera e della guardia di finanza, anche un elicottero delle Fiamme Gialle che sta sorvolando la zona del disastro, a meno di un miglio dalla costa.
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Incredibile storia a Salerno: il Fisco manda una cartella a un bimbo di 7 anni… che all’epoca non era nemmeno nato

E non si tratta di un caso di omonimia! Ecco come è andata
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Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.
La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.
I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.
Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.
La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.
Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.
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