La fuga di Domenico Massari, che sabato sera ha ucciso l’ex moglie a colpi di pistola in un ristorante a Savona durante il karaoke, è finita. L’uomo, di 54 anni, si è costituito nella notte di domenica nel carcere di Sanremo. Prima ha sparato alcuni colpi di pistola davanti al carcere, poi si è costituito. Sei i colpi esplosi, 3 dei quali fatali che hanno raggiunto Deborah Ballesio, 39 anni, al torace. Sono rimaste ferite anche 2 donne e una bambina di 3 anni colpita di striscio. Martedì intanto è in programma l’autopsia sul corpo della vittima.

L’uomo, ricercato da ore in tutta Italia, era fuggito subito dopo il delitto, intorno alle 22.30, allontanandosi a piedi, e facendo perdere le sue tracce. Ma gli investigatori della Squadra Mobile, contavano che la sua fuga sarebbe finita presto. Lei lo aveva eliminato dalla propria vita, non potendo più sopportare sopraffazione, cattiveria e violenze.

Prima di ucciderla le aveva detto “ti ricordi di me?”, poi ha premuto il grilletto. I colpi hanno ferito anche altre tre persone. L’uomo è accusato di aver ucciso la ex moglie: era comparso all’interno del locale dove lei stava animando una serata di karaoke e piano bar, sabato sera, facendo fuoco da distanza ravvicinata con una pistola.

Alice ed Ellen Kessler, le gemelle che hanno segnato un’epoca nel mondo dello spettacolo europeo, sono morte all’età di 89 anni. La notizia, diffusa da diversi media tedeschi, chiude un capitolo luminoso della storia della musica, della danza e dell’intrattenimento del Novecento e oltre.

Nate il 20 agosto 1936 a Nerchau, in Sassonia, le Kessler hanno affascinato il pubblico internazionale con eleganza, talento e una presenza scenica rimasta nella memoria collettiva. In Italia la loro fama ha raggiunto l’apice tra gli anni ’50 e ’60, quando divennero celebri come cantanti, ballerine, attrici e showgirl televisive. Iconiche le loro linee sinuose, che valsero loro il soprannome di “gambe della nazione”, definizione coniata nel 1959 e mai più dimenticata.

Inseparabili sul palco e nella vita, le due sorelle avevano espresso il desiderio di restare unite anche dopo la morte. Nel loro testamento avevano stabilito di essere sepolte insieme, in un’unica urna, accanto alle ceneri della madre Elsa e del loro amato cane Yello. «È ciò che abbiamo stabilito nel nostro testamento», aveva ricordato Ellen in una toccante intervista a Bild nell’aprile 2024.

La loro eleganza non si è mai limitata alla scena: nel 2006, in un gesto di straordinaria generosità, le Kessler decisero di donare l’intero patrimonio a Medici Senza Frontiere. «Nel mondo ci sono tante persone che hanno bisogno di donazioni», avevano spiegato, trasformando la loro eredità artistica anche in un esempio di impegno umanitario.