Tenta il suicidio in carcere l’uomo accusato di aver picchiato a morte Leonardo, neanche 2 anni

#Italia Il 23enne, attuale compagno della madre del piccolo Leonardo, è accusato di omicidio volontario pluriaggravato per aver picchiato a morte il figlio della convivente. La ragazza, ora domiciliari in una struttura protetta, è incinta al quinto mese. L'uomo ha tentato di impiccarsi con il lenzuolo legato alle sbarre della cella
Nicholas Musi, il 23enne arrestato con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato per la morte del figlio della compagna, ha tentato il suicidio nel carcere di Novara. Nella notte tra lunedì e martedì, a poche ore dal funerale di Leonardo, l’uomo ha cercato di impiccarsi con un lenzuolo alle inferriate della sua cella. Solo l’intervento della polizia penitenziaria ne ha evitato la morte. A riportarlo è TgCom. Gaia Russo, la madre di Leonardo, interrogata dal giudice ha negato di avere picchiato il figlio. Nicholas Musi invece ha continuato ad avvalersi della facoltà di non rispondere. Il gip Raffaella Zappatini, accogliendo le richieste della procura, aveva convalidato il fermo di Gaia e Nicholas, disponendo la custodia in carcere per lui e i domiciliari in una struttura protetta per lei, che è incinta di cinque mesi. La giovane donna ha risposto alle domande del giudice per un’ora e mezza e, pur non avendo accusato esplicitamente il compagno, ha sostenuto di non avere alcuna responsabilità.
Giovedì della scorsa settimana c’erano solo loro due con Leonardo in quella casa dove il bimbo è stato massacrato di botte. A causare la morte è stato un colpo violento all’addome: ha provocato un’emorragia traumatica al fegato, che l’ha portato al decesso in meno di mezz’ora. Ma sul corpicino il medico legale ha riscontrato ecchimosi e lesioni un po’ ovunque: sul capo, sul torace, sulla schiena, perfino sui genitali. Lesioni risalenti alla mattina. E altri segni di lesioni risalenti a tempo addietro.
I familiari di Gaia qualcosa avevano intuito, ma mai si sarebbero immaginati l’orrore che Leo, come chiamavano il piccolo, viveva da tempo. Da quando, così avevano dichiarato, Gaia era andata a vivere con Nicholas, di cui era rimasta incinta. E ora accusano l’uomo di averla soggiogata. Una sensazione avuta anche dal pm Ciro Caramore, ma che non sembra mutare la posizione della giovane: è infatti accusata (come Nicholas Musi) di omicidio volontario pluriaggravato. Un’accusa da ergastolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sabato di fuoco in Sardegna: 36 gli incendi divampati oggi nell’Isola

Giornata critica sul fronte incendi in Sardegna: 36 roghi divampati, 9 domati con l'intervento della flotta aerea regionale.
La giornata odierna è stata segnata da un’intensa attività sul fronte antincendio in tutta la Sardegna. Sono stati registrati 36 incendi distribuiti nel territorio regionale, nove dei quali hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei della flotta regionale per contenere le fiamme e proteggere le aree colpite.
Tra gli episodi più rilevanti, un incendio in agro del Comune di Villasimius, in località R. Fillaris, ha richiesto un’azione coordinata del Corpo Forestale di Castiadas, supportato dalle unità del GAUF di Oristano e da due elicotteri partiti dalle basi CFVA di Villasalto e Pula. Le fiamme, che hanno divorato diversi ettari di macchia bassa, sono state domate anche grazie al supporto di Forestas.
A Tiana, in località Riu S’Abba Ona, un altro rogo ha colpito pascoli e vegetazione riparia. L’elicottero del CFVA di Farcana ha operato con il supporto della Stazione Forestale di Tonara, riuscendo a spegnere l’incendio entro le 12.15.
Situazione simile a Bolotana, in località Fontana de sos Padres, dove sono andati in fumo circa dieci ettari di pascolo. Le operazioni di spegnimento sono state gestite dalla Stazione forestale locale, con l’ausilio dell’elicottero CFVA di Anela e del personale Forestas.
A Nuoro, in zona Funtana ‘e Gurgurigai, due elicotteri (base di Anela e Farcana) hanno affiancato le squadre del Corpo Forestale e di Forestas di Nuoro, Oliena e i Vigili del Fuoco. L’intervento aereo è durato fino alle 14:30.
Particolarmente complesso l’incendio sviluppatosi a Senorbì, in località Is Forreddus, ancora in corso. Coordinato dal Corpo Forestale di Senorbì, ha visto un imponente dispiegamento di forze, tra cui tre elicotteri del CFVA (Pula, San Cosimo e il Super Puma di Fenosu), un Canadair da Olbia e un elicottero dell’Aeronautica Militare da Decimomannu. Le fiamme hanno colpito coltivi, pascoli e rimboschimenti.
Ancora attivo anche l’incendio a Jerzu, in località S’Abba S’Alinu, dove sta bruciando un’area boscata. L’intervento è in corso con il coordinamento della Stazione Forestale locale e l’elicottero della base di Farcana.
A Ossi, in zona Ena e’ Muros, un vasto incendio ha colpito la macchia mediterranea. Sul posto operano i forestali di Ittiri, l’elicottero di Anela e il Super Puma di Alà dei Sardi. Anche qui le operazioni sono tuttora in corso.
A Ulassai, in località Busanca, un incendio boschivo ha richiesto l’intervento della Stazione forestale di Osini e dell’elicottero di Farcana. L’allarme è rientrato solo alle 18:00.
Infine, in agro di Orgosolo, in località Riu Puglieddu, un rogo boschivo ha richiesto l’intervento aereo e terrestre coordinato dal Corpo Forestale di Orgosolo, coadiuvato ancora una volta dall’elicottero CFVA di Farcana. Anche in questo caso le operazioni di spegnimento sono tuttora in corso.
La giornata ha messo a dura prova l’apparato regionale antincendio, dimostrando però la piena efficienza del sistema di risposta coordinato tra Corpo Forestale, Agenzia Forestas, volontariato e flotta aerea.

© RIPRODUZIONE RISERVATA