Bruciata col catrame bollente: l’agonia e la morte di Mimì, gatta calabrese

#Italia "Mimì non ce l'ha fatta. Buon Ponte, piccola", scrivono i volontari che l'hanno recuperata in condizioni disperate e che si sono presi cura di lei. La cattiveria più atroce: quella nei confronti degli indifesi
“Mimì non ce l’ha fatta. Buon Ponte, piccola“: questo il post scritto dall’organizzazione no-profit I Randagi della Ferrovia per dire addio a Mimì, la gattina che, qualche giorno fa, era stata rinvenuta in condizioni tremende nelle campagne di Taurianova, Reggio Calabria.
La storia di Mimì era cominciata giovedì scorso quando, un abitante della zona, aveva segnalato le condizioni del gatto all’associazione che opera nel piccolo centro calabrese. Da quel momento era scattata l’emergenza con i primi interventi del veterinario che, così come gli altri soccorritori, non riusciva a capacitarsi di tanta crudeltà. Il povero animale infatti, come illustrato dalla foto pubblicata dall’associazione, era talmente ricoperto dal catrame che non riusciva neanche a muoversi. Quel catrame le era stato versato addosso bollente: una sofferenza atroce per la povera gatta.
Mimì purtroppo, nonostante qualche speranza nel corso dei tentativi di cure, non ce l’ha fatta. La gatta è morta ieri. Quel che resta di inspiegabile è la malvagità senza ritegno di chi possa aver compiuto un gesto simile. Perchè si è sicuri che, chi si è macchiato di un crimine così brutale nei confronti di un animale indifeso, possa esserne capace anche nei confronti di un essere umano.

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