Risolto il giallo di Brescia. L’ex amante confessa: “L’ho uccisa io”. E poi è andato in vacanza in Sardegna

Ha ucciso l'ex amante e poi è partito in vacanza in Sardegna con la famiglia, ma al suo ritorno ha deciso di confessare tutto.
Ha confessato di averla uccisa lui, Manuela Bailo, la 35enne di Brescia scomparsa il 29 luglio scorso. Fabrizio Pasini, 48enne anche lui bresciano, sindacalista della Uil e collega di Manuela, l‘avrebbe uccisa e poi ha sotterrato il cadavere nel giardino di una cascina ad Azzanello, nella zona di Cremona.
Della donna si erano perse le tracce dal giorno dopo e lo stesso Pasini, come riporta La Repubblica, avrebbe negato da subito di avere a che fare con la scomparsa della 35enne. Ma i due, ex amanti, si sarebbero incontrati la sera del 28 luglio e sarebbe scoppiata una lite al culmine della quale, Pasini avrebbe ucciso la donna. Dopo il delitto, l’uomo era partito in vacanza con la famiglia in Sardegna e dopo più di venti giorni di silenzio si è deciso a parlare, portando gli inquirenti sul luogo dove aveva sepolto il corpo di Manuela Bailo.

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Nuoro, aggredisce la moglie in casa con un coltello: 73enne arrestato

Intervento della polizia di Stato dopo la chiamata della donna. L’uomo era armato di coltello e in evidente stato di alterazione.
Ennesima lite domestica sfociata in violenza nella serata di ieri a Nuoro. Un uomo di 73 anni, originario di Mamoiada ma residente nel capoluogo barbaricino, è stato arrestato dalla polizia di Stato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, minacce e porto abusivo di arma bianca.
L’allarme è scattato quando la moglie ha chiamato il numero di emergenza, segnalando la presenza del marito in casa in evidente stato di agitazione e armato di coltello. Gli agenti della Questura, durante la chiamata, hanno potuto ascoltare in diretta la violenta discussione, percependo chiaramente il rischio imminente di una degenerazione.
Due pattuglie sono intervenute rapidamente nell’abitazione, situata nelle case popolari del rione Nuraghe, in via Martiri della Libertà. Una volta sul posto, i poliziotti hanno trovato l’uomo in strada, visibilmente alterato e ancora armato.
Nonostante i ripetuti ordini di gettare il coltello, il 73enne ha opposto resistenza, rifiutandosi di collaborare. Dopo alcuni momenti di forte tensione, gli agenti sono riusciti a immobilizzarlo e a disarmarlo. L’uomo è stato quindi tratto in arresto e trasferito negli uffici della Questura per gli accertamenti di rito.
La moglie, fortunatamente, non ha riportato ferite gravi, ma sarà ascoltata nei prossimi giorni per ricostruire l’episodio e chiarire se si trattasse di un caso isolato o di una situazione di violenze pregresse.

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