(VIDEO) Gioia Tauro, migrante sindacalista a Salvini: “Pacchia? Noi mai vissuta, la sua è finita”

Poco dopo essere stato designato come ministro degli Interni del nuovo Governo M5S-Lega, Salvini aveva dichiarato, riferendosi ai migranti che «La pacchia è finita».
Si è appellato direttamente al ministro degli Interni Matteo Salvini, Aboubakar Soumahoro, dirigente sindacale Usb, in una manifestazione di piazza che si è svolta nella Piana di Gioia Tauro dopo l’uccisione avvenuta a San Calogero da parte di ignoti del bracciante e sindacalista maliano di 29 anni Soumaila Sacko.
«Il ministro degli Interni ha dichiarato in questi giorni che è finita la pacchia. Noi non siamo mai stati in quella condizione di parassita così come è stato il suo partito -. La pacchia è finita per lui, non per noi che risponderemo. La pacchia per noi non esiste. Qui ci sono solo lavoratori, italiani o stranieri che siano».
Poco dopo essere stato designato come ministro degli Interni del nuovo Governo M5S-Lega, Salvini aveva dichiarato, riferendosi ai migranti che «La pacchia è finita».
ECCO COSA HA DETTO IL MIGRANTE E SINDACALISTA A SALVINI (DAL MINUTO ’34)
HANNO UCCISO UNO DI NOIL'intervista a Aurelio Monte di USB Reggio Calabria, l'intervento di Aboubakar Soumahoro esecutivo nazionale USB, le parole di Guido Lutrario esecutivo nazionale USB la rabbia dei braccianti…#Soumaila #SFerdinando #Braccianti #USB “È finita la pacchia”, la dottrina di Matteo Salvini, ha fatto scorrere il primo sangue ieri sera in Calabria, il sangue di Soumaila Sacko, migrante maliano di 29 anni sempre in prima fila nelle lotte dell’Unione Sindacale di Base per i diritti sindacali e sociali dei braccianti. Soumaila è stato ucciso da una delle fucilate sparate da sconosciuti da una sessantina di metri di distanza. Un tiro al bersaglio – diversi i colpi esplosi – contro “lo straniero”, il nero cattivo da rispedire nel paese d’origine. Il triste seguito delle parole pronunciate dal nuovo ministro di polizia. Soumaila è stato colpito alla testa ieri sera intorno alle 20,30 nei pressi di una fabbrica abbandonata lungo la Statale 18, in contrada Calimera di San Calogero, vicino Rosarno, al confine tra la provincia di Vibo quella di Reggio Calabria, mentre cercava lamiere per la sua baracca. Soccorso dal 118 e trasportato prima all’ospedale di Polistena e poi nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale di Reggio Calabria, Soumaila non ce l’ha fatta, mentre è andata meglio a due connazionali che erano con lui, uno colpito a una gamba e l’altro illeso.Tutti e tre vivevano nell'area della tendopoli di San Ferdinando in cui soggiornano i braccianti impegnati nei campi nella piana di Gioia Tauro. Nella zona sono oltre 4000 i braccianti tutti migranti durante la stagione di raccolta, distribuiti in vari insediamenti e utilizzati come manodopera nella raccolta degli agrumi a basso costo dai produttori di arance, clementine e kiwi. La maggior parte si concentra a San Ferdinando dove permangono gravi carenze igienico sanitarie a livello abitativo. Tutto questo al ministro di polizia Salvini non interessa. Troppo impegnato a minacciare a destra e a manca: i migranti, le ong, il sindaco di Riace perché si schiera con gli ultimi. A Salvini l’Unione Sindacale di Base manda a dire che USB si schiera compatta con i migranti della piana di Gioia Tauro, con tutti i migranti in fuga da guerre e miseria, e non permetterà che in Italia abbia diritto di cittadinanza la sua dottrina neofascista e razzista.La prima risposta è lo sciopero dei braccianti proclamato da USB per lunedì 4 giugno, con assemblee in tutti i posti di lavoro.USB si stringe compatta alla famiglia di Soumaila e ai suoi compagni e fornirà loro l'assistenza legale per fare giustizia.
Gepostet von USB Unione Sindacale Di Base pag. nazionale am Montag, 4. Juni 2018
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La Sardegna svela un nuovo tesoro: apre al pubblico la Grotta Verde nel Parco di Porto Conte ad Alghero

La Grotta Verde, nel Parco Naturale di Porto Conte, ad Alghero, sarà presto accessibile al pubblico e rappresenta una delle più attese novità della stagione estiva.
Un nuovo tesoro naturale si aggiunge al patrimonio della Sardegna: la Grotta Verde, situata nel cuore del Parco Naturale Regionale di Porto Conte, ad Alghero, sarà presto accessibile al pubblico. L’apertura ufficiale è fissata per il 4 luglio 2025 e rappresenta una delle più attese novità della stagione estiva.

Foto Mauro Madau
L’annuncio arriva in anteprima dal giornalista e conduttore televisivo Osvaldo Bevilacqua, da sempre appassionato promotore delle bellezze italiane. «Ci troviamo di fronte a una scoperta straordinaria — afferma Bevilacqua — che arricchisce ulteriormente il fascino di Alghero, già nota per le celebri Grotte di Nettuno. La Grotta Verde è un luogo magico, che si distingue per il suo valore speleologico, ambientale e archeologico».

Foto Mauro Madau
La cavità, immersa nel paesaggio mozzafiato di Capo Caccia, è una testimonianza naturale e storica unica. Al suo interno sono stati rinvenuti reperti e tracce del periodo neolitico, che ne aumentano l’interesse scientifico e culturale. Un’autentica rarità nel panorama mediterraneo.

Foto Mauro Madau
Il direttore del Parco, Mariano Mariani, sottolinea l’importanza di questa nuova apertura: «Visitare la Grotta Verde sarà un’esperienza irripetibile. Un percorso emozionale, ricco di racconti e dettagli unici. Vi aspettiamo ad Alghero per scoprire questo gioiello della Sardegna e del Mediterraneo». «Una straordinaria occasione per vivere la Sardegna più autentica e nascosta — conclude Bevilacqua — dove natura, storia e bellezza si fondono in un’emozione indimenticabile».

Foto Mauro Madau
Le visite saranno prenotabili online attraverso il sito ufficiale del Parco Naturale di Porto Conte: www.algheroparks.it.

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