La Berta, il volto di pietra che spunta dalla Chiesa di S. Maria Maggiore a Firenze

Oggi vi parliamo della Berta, un viso di donna in pietra che spunta sulla torre campanaria di Santa Maria Maggiore. Vi sono varie storie e leggende sul suo conto: ecco quali
Lungo Via De Cerretani, nel cuore pulsante del centro storico di Firenze, all’angolo della via, in prossimità di Piazza Santa Maria Maggiore, potreste notare un volto dalle fattezze femminili, abbastanza inquietante, che sembra scrutare tutti i passanti.
Di chi si tratta? I fiorentini la chiamano “Berta”, e intorno alla sua presenza marmorea aleggiano da secoli diverse leggende.
Facciamo un salto indietro nel tempo fino al 1327, anno in cui Cecco d’Ascoli, uno scienziato e umanista, fu condannato al rogo perché le sue opinioni erano considerate eretiche dal tribunale dell’Inquisizione. Cecco fu giustiziato in Piazza Santa Croce, ma prima fu obbligato a sfilare per le vie della città, transitando proprio davanti alla Chiesa di Santa Maria Maggiore.
La leggenda narra che il prigioniero abbia chiesto disperatamente dell’acqua e che, proprio a quel punto, una donna si sia affacciata dalla finestra gridando alla folla di non soddisfare la richiesta.
Secondo la credenza popolare, infatti, i condannati per stregoneria potevano sfuggire alle fiamme del rogo bevendo acqua.
Cecco, secondo la leggenda, a questo punto maledisse la donna, che si pietrificò all’istante, e ancora oggi la sua statua osserva la strada.
Un’altra versione della leggenda racconta che il viso marmoreo raffiguri un’erbivendola del quartiere che, con i suoi risparmi, donò alla chiesa una campana. In segno di gratitudine, i cittadini decisero di immortalare il suo volto sulla torre campanaria.

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