I posti più belli della Sardegna. Fonni: il paese più alto dell’Isola. Arrivare a Fonni la sera, con tutte le luci accese, magari con la neve, vi farà vivere sensazioni particolari. Il borgo più elevato della Sardegna (1000 metri sul livello del
Lo sapevate? Perché Quartu, Sestu, Settimo e Decimo si chiamano così? Non tutti sanno da che cosa derivano i nomi di una serie di paesi dell’Hinterland cagliaritano. Scopriamolo insieme. Quartu Sant’Elena, Sestu, Settimo San Pietro e Decimomannu, storicamente devono il
È un video bellissimo quello inviatoci da Antonio Deplano. Una “dronata” mozzafiato sul bacino del Flumendosa, con la camera che vola letteralmente a pelo d’acqua. Ecco lo splendido video.
Questa foto risale a 43 anni fa e oltre alla linea delle auto inequivocabilmente anni ’70, così come l’abbigliamento dei passanti, un altro segno del passato è il filobus. Di un bel giallo vivace, così come il semaforo, ci parla
La Sardegna non è certo una regione che si possa definire molto popolata e anche i centri di grandi dimensioni non abbondano. La densità di popolazione è di 68 abitanti per km² e oltre a Cagliari e Sassari, gli unici
Secondo la tradizione cagliaritana, una forma di auspicio era l’usanza dei ciascus, molto forte sino alla metà del Novecento e ormai forse completamente scomparsa. Is ciascus erano dei bigliettini sui quali si scriveva qualcosa di generico sull’amore, il carattere e il
Il Capodanno sardo, così come in generale, era visto principalmente come momento di passaggio al futuro. Un vero e proprio “salto nel vuoto”, legato indubbiamente a rituali di presagio e auspicio, ormai scomparsi, ben lontani dallo sfarzo e dalla pomposità
Nella notte di Capodanno in Sardegna, come racconta il blog “Contusu”, soprattutto in Barbagia, esisteva un’usanza molto diffusa, su giogu ‘e sos olzoso, che serviva a capire se due persone si volevano bene davvero e se la loro relazione sarebbe
Ecco l’augurio migliore e a una prima lettura forse scomodo, quello di Antonio Gramsci. Quello che l’intellettuale sardo odiava era il capodanno fisso, quello comandato. Perché ogni giorno dovrebbe essere un’occasione per fare i conti con noi stessi, per impegnarsi
La notte più importante dell’anno è finalmente arrivata: capodanno è qui. L’odore dei cenoni in preparazione pervade l’aria, c’è chi, in ritardo, si sbriga a fare gli ultimi acquisiti e chi, invece, pensa a come apparecchiare la tavola. Ogni regione