Sardi famosi. Il cagliaritano Nanni Loy: uno dei registi italiani più bravi e geniali. Grande regista, sceneggiatore e attore, Nanni Loy, all’anagrafe Giovanni Loy, nasce a Cagliari il 23 ottobre 1925. Conosciuto come uno dei migliori registi italiani del Novecento,
Dobbiamo avere i piedi in terra, ma purtroppo abbiamo le ali. Ci siamo anche noi. Anche prima capitava che vincessimo. Ma i giudizi tecnici erano per gli avversari, ancora un po’ e si sprecavano per spiegare come non erano riusciti
Mamma li sardi! Comincio ad avere le vertigini, ma sto esultando sul divano e quello è poggiato per terra. La mia memoria certe sensazioni le ha già provate e l’abitudine non le ha usurate, come succede a un tifoso Juventino.
Tutti e due rossoblù, ma noi di più. Un buon Bologna. Quel test che serviva per sancire la bontà del gioco del Cagliari. Senza dubbi. Loro sono una squadra rognosa, che ti marca assidua e ruvida, e lo dimostrano i
Olsen è più alto di Dzeko. “Bisogna saper perdere”. Ma bisogna anche imparare a saper pareggiare. Non solo per loro, ma per lo sport in sé. Certe manifestazioni vanno stigmatizzate all’insorgenza. Altrimenti poi è difficile arginare l’esondazione. Ogni atto apre
Quest’anno è diverso. In altri tempi sarebbe stato un buon risultato interlocutorio. Ma oggi suona come una scivolata, (interpretata da Pisacane), una sorta di battuta d’arresto, una rinuncia agli epinici a cui stavamo prendendo gusto. Avere continuità fa parte di
Detti sardi: “Ses peusu de sa fabbrica de Sant’Anna”: un modo di dire per chi mette tanto tempo a realizzare qualcosa. La chiesa di Sant’Anna si trova a Cagliari in via Azuni, quartiere storico di Stampace. La costruzione cominciò nel
Se non fosse per quel rigore… Un paio (alla sarda) di elementi si stanno profilando e imponendo. Garrincha era forte perché saltava sistematicamente l’uomo, ma era più forte ancora perché crossava ravvicinato e Vavà che non era un fenomeno passava
Sardi famosi, Costantino Nivola: uno dei più stimati artisti italiani del Novecento. La sua vita, le sue sculture, i suoi lavori hanno reso lo scultore e artista di Orani immortale. Le vicende avventurose legate alla sua vita sarebbero degne di
Detti sardi: “Sa cosa furada durada pagu e comenti esti benia, sindi andada”, la roba rubata dura poco e come è arrivata, se ne va. Un detto famoso che mostra una volta di più quanto i Sardi disprezzino chi ruba.