Anche quest’estate in Sardegna, purtroppo, diversi incendi dolosi hanno messo e continuano a mettere a dura prova la serenità dei cittadini, i quali hanno visto andare in fumo non solo le loro case, ma anche attività commerciali e campi. Secondo
Il suo nome scientifico è Juniperus phoenicea L. subsp. Turbinata e appartiene alla Famiglia delle Cupressaceae. In Sardegna è molto diffuso. Si tratta di un alberello o arbusto sempreverde, alto da 1 a 6 m, vive a lungo fino a
La Cagliari che non c’è più: una bella immagine a colori di Su Siccu nel 1966. L’Hotel Mediterraneo era ancora uno degli alberghi più prestigiosi della città e sul lungomare gli alberi erano ancora molto bassi. Vicino alla basilica di
Lo sapevate? A Villamassargia si trova S’Ortu Mannu: un’area con 700 ulivi ultrasecolari piantati nel Medioevo. L’oasi si estende in un terreno di circa 13 ettari, ai piedi del castello di Gioiosa Guardia, nella campagna di Villamassargia, da cui dista circa
L’attività di estrazione del sale si è fermata definitivamente nel 1985. Nel 1999 è stato istituito il Parco naturale regionale Molentargius – Saline, che ospita flora e fauna protetta, piante rare e i fenicotteri che dal ’93 hanno cominciato a
Detti sardi: “Sa cosa furada durada pagu e comenti esti benia, sindi andada”, la roba rubata dura poco e come è arrivata, se ne va. Un detto famoso che mostra una volta di più quanto i Sardi disprezzino chi ruba.
In realtà infatti, quello che noi chiamiamo Occhio di Santa Lucia è “la porticina”, la protezione di una conchiglia chiamata Astrea rugosa. Questo mollusco chiamato anche trottola rugosa per la sua forma, vive nei fondali rocciosi dove si nutre di
Accadde oggi: 6 settembre 1995, a Carloforte muore Sergio Atzeni. Esattamente 24 anni fa moriva nell’isola di San Pietro lo scrittore di Capoterra Sergio Atzeni, punto di riferimento della letteratura sarda negli ultimi decenni. Da giovane ha collaborato da giornalista
Articolo di Maria Lidia Contu Il Giglio del Mare o “Lillu de Mari” in sardo, è un meraviglioso fiore bianco che fiorisce tra luglio e agosto sui litorali sabbiosi del Mediterraneo. Il suo nome scientifico è “Pancratium Maritimum” e già
Articolo di Chiara Schiavone. Antonio Lai, foghesino di 86 anni, ci racconta la leggenda del Conte Basilio. In tempi remoti la gente era solita ritenere che i vecchi fossero inutili per la società e, di conseguenza, era divenuta usanza comune