La Cagliari che non c’è più: via Roma agli inizi del Novecento. La Darsena e il palazzo della Dogana che non esiste più. Una foto bellissima: il tram, via Roma (inaugurata nel 1883) e a sinistra, sul lungomare, il vecchio
Oggi al centro di una difficile, lunga e laboriosa riqualificazione, il Bastione Saint Remy è senza dubbio uno dei monumenti più belli e apprezzati della città di Cagliari. Anche se molti lo chiamano più semplicemente “Bastione” o in sardo “Su
Ecco l’augurio migliore e a una prima lettura forse scomodo, quello di Antonio Gramsci. Quello che l’intellettuale sardo odiava era il capodanno fisso, quello comandato. Perché ogni giorno dovrebbe essere un’occasione per fare i conti con noi stessi, per impegnarsi
Nella notte di Capodanno in Sardegna, come racconta il blog “Contusu”, soprattutto in Barbagia, esisteva un’usanza molto diffusa, su giogu ‘e sos olzoso, che serviva a capire se due persone si volevano bene davvero e se la loro relazione sarebbe
La notte più importante dell’anno è finalmente arrivata: capodanno è qui. L’odore dei cenoni in preparazione pervade l’aria, c’è chi, in ritardo, si sbriga a fare gli ultimi acquisiti e chi, invece, pensa a come apparecchiare la tavola. Ogni regione
Fino al Medioevo il vero Capodanno sardo si festeggiava a settembre. La forte vocazione agropastorale dell’isola, unita al lungo periodo di dominazione bizantina, infatti portò la Sardegna a seguire il calendario bizantino e non quello gregoriano, dove l’anno iniziava il 1
Sardi famosi: Emilio Lussu, fondatore del Partito Sardo d’Azione, antifascista, partigiano e grande scrittore. Lussu nacque ad Armungia (Cagliari) il 4 dicembre 1890 e morì a Roma il 5 marzo 1975, laureato in Legge e grande scrittore, fu tra i
Si chiamano “ Pintaderas” e risalgono all’epoca nuragica, sono piccole matrici di terracotta circolari in basso rilievo che servivano per decorare il pane votivo ancora crudo. Potevano avere un diametro che variava dai 5 ai 10 centimetri e venivano utilizzate
Era il 29 dicembre 1922 quando Luigi e Salvatore Fois, battellieri di Portoscuso, furono uccisi da un gruppo di fascisti provenienti da Iglesias. L’isola intera reagì con sdegno e paura, per la prima volta si comprendeva appieno la violenza dei metodi usati dal
Sa Zirogna, il nerbo del bue essiccato, un tempo si poteva trovare in quasi tutte le case, era uno dei metodi educativi preferito dalle mamme cagliaritane. Probabilmente sulle nuove generazioni questa parola non sortirà alcun effetto, ma a chi ha