Chi si ricorda le villette (ma in determinati casi erano poco più che baracche) che si trovavano a Marina Piccola sino alla prima metà degli anni Ottanta? Proprio lì dove ora insiste la bella passeggiata frequentata praticamente ogni giorno da
Lo sapevate? I giganteschi ficus magnolioides che si trovano all’interno dell’Orto Botanico di Cagliari sono più antichi dello stesso giardino. Nella cava romana che si trova all’interno della valle di Palabanda, dentro l’Orto Botanico, si trovano alcuni ficus giganteschi: furono
Moriva nella sua città il 30 luglio 1997, il Maestro Giuseppe Anedda, il “Paganini del mandolino”, musicista cagliaritano celebre in tutto il mondo. Abbandonato precocemente il dispendioso studio del violino, Anedda, figlio di Avendrace, poeta improvvisatore cagliaritano, ebbe una carriera
Come racconta Pietro Meloni nella sua “Effemeride sarda”, in quell’epoca Ollolai era divisa da una sanguinosa faida due famiglie ricche epotenti del paese: i Ladu e gli Arbau. Sul Monte di San Basilio sorgeva un monastero gestito da frati francescani
Sardi famosi: l’attore cagliaritano Amedeo Nazzari, super divo del cinema italiano. Salvatore Amedeo Carlo Leone Buffa, in arte Amedeo Nazzari, nato a Cagliari il 10 dicembre del 1907 prese il nome di suo nonno per sfondare nel mondo dello spettacolo.
«Giacché vai a Cagliari ricordati che tuo padre è nato in una casa adiacente alla torre di San Pancrazio. Recati nella Piazza e troverai un portico. A destra del portico troverai una torretta, in una di quelle stanze nacque tuo
Non è un limone, non è un pompelmo, non è un cedro. È sa pompìa, un frutto che esiste solo in Sardegna, per la precisione nei comuni di Siniscola, Posada, Torpè e Orosei. Una vera rarità, fino al 2015 non
Lo sapevate? Quale è la vera origine della bandiera della Sardegna, i quattro mori divisi da una croce di San Giorgio? Chissà quante volte vi sarà capitato di sentirvi chiedere da turisti, amici della Penisola o stranieri quale fosse il
Il 28 luglio 1983 le fiamme devastarono Curraggia, cittadina nei pressi Tempio. Nessuno seppe mai con certezza quali ne fossero state le cause, ma il sospetto che fosse la conseguenza dell’azione di uno o più piromani si diffuse e andò
Un “pregantu” per far passare tutti i dolori: una formula, tra il sardo e il latino, che veniva recitata per alleviare in passato piccole e grandi sofferenze. Ne parla Simonetta Delussu, la scrittrice tertenese, nel suo libro “Stregoneria in Sardegna.