Sa Zirogna, il nerbo del bue essiccato, un tempo si poteva trovare in quasi tutte le case, era uno dei metodi educativi preferito dalle mamme cagliaritane. Probabilmente sulle nuove generazioni questa parola non sortirà alcun effetto, ma a chi ha
Avete mai sentito parlare di “unturzu”, “àbbila ossàrja” o “gutturju ossarju”? Sono solo alcuni dei nomi in “Limba” con i quali è denominato il maestoso gipeto. Questo rapace è comunemente conosciuto come avvoltoio barbuto, molto probabilmente a causa delle particolari
Via Pola, via Istria, via Fiume, via Dalmazia e Chiesa di San Marco. Passeggiando per le vie di Fertilia, a pochi chilometri da Alghero, la toponomastica ci ricorda che siamo in Sardegna, ma siamo anche un po’ più a est,
Lo sapevate? La Ratantira Casteddaia è stata ideata subito dopo la Seconda Guerra Mondiale. Da qualche anno, Covid-19 a parte, dopo un periodo di silenzio Cagliari ha riscoperto la sua tradizione carnevalesca. Le ultime sfilate della Ratantira (nome onomatopeico dato
Di attività come la sua se ne contano sulle dita di una mano. Lucido, pelli, colla e accessori per calzature. Quando a Cagliari, di artigiani, riesci a trovarne ancora. “Al momento sono praticamente l’unico in città”. Giuseppe Macis, 55 anni,
Il giovedì le famiglie italiane si riunivano davanti alla TV a guardare il popolarissimo quiz “Lascia o Raddoppia”, l’11 luglio 1957 in Sardegna c’era una ragione in più per farlo anche se a possedere un televisore erano davvero ancora in
Lo sapevate? Uno dei tassi più grandi e longevi d’Italia si trova nel Supramonte di Urzulei. In Sardegna è unico e raro: vive da centinaia di anni nel Supramonte di Urzulei ed è un vero e proprio monumento vivente, longevo
Eluana Englaro ha 22 anni quando nel 1992 viene coinvolta in un incedente d’auto che, dopo un periodo di coma la lascerà in stato vegetativo. La ragazza respira autonomamente, ma non reagisce a nessuno stimolo e viene nutrita artificialmente. Dopo
Lo sapevate? A Villamassargia si trova S’Ortu Mannu: un’area con 700 ulivi ultrasecolari piantati nel Medioevo. L’oasi si estende in un terreno di circa 13 ettari, ai piedi del castello di Gioiosa Guardia, nella campagna di Villamassargia, da cui dista circa
Grazie alla sua passione canti e racconti orali isolani non sono andati perduti. La cultura sarda le deve tantissimo. I meriti di Maria Carta sono noti a tutto il popolo sardo anche perché ha contribuito a dare una nuova dignità alla