La Cagliari che non c’è più: via Garibaldi, il Piccolo Caffè di signor Nando Mura, indimenticabili i suoi gelati. Un’immagine che ai più giovani dirà poco o niente. Il Piccolo Caffè in via Garibaldi, proprio davanti a quello che era
La Cagliari che non c’è più: quando allo stadio si tifava al suono della tromba. Un’immagine che i giovani tifosi del Cagliari stenteranno a capire: Marius e il suo gruppo al Sant’Elia accompagnano le gare del Cagliari, ritmando gli slogan
Per tanti anni è stato il luogo di ritrovo di tanti castellani, fra interminabili partite a carte o a flipper e lunghe sgranocchiate di patatine in “cricca”. Oggi, però, nella castellana via Lamarmora, dello storico bar di Gianni Il Bello
Dicono sia nato in carcere, su Scialandroni. Non è certo, ma ciò che è sicuro è che da lì sia uscito per entrare nei bar di una Cagliari che non c’è più. Pochi i ragazzi conoscono questo gioco di carte
Un’immagine inconsueta: una mandria di buoi in una vecchia foto del 1917. Gli animali attendono una sorte terribile: percorreranno la via Roma e poi saranno condotti al mattatoio di via Sonnino (l’odierno Exma) per essere macellati. Tanti anni fa non
Un’immagine vintage scattata in un’estate di tanti anni fa. La Torre di Carcangiolas era ancora in piedi nel litorale quartese del Poetto, e veniva presa d’assalto da scalatori provetti e tuffatori impavidi d’altri tempi. Secondo lo storico Giovanni Francesco Fara,
La Cagliari che non c’è più. Fine estate primi anni Novanta al Lido, Francescoli, Fonseca e Herrera e la foto con un gruppo di giovani. I tre uruguaiani del Cagliari fermati nello stabilimento del Poetto per una foto di gruppo.
La Cagliari che non c’è più: il portico Vivaldi Pasqua prima dei bombardamenti della guerra. In piazza Carlo Alberto a Cagliari si apre ciò che resta del portico Vivaldi Pasqua, a sinistra del palazzo settecentesco Asquer. Sul fianco sinistro del
La Cagliari che non c’è più, in una foto degli anni ’80. Al mercato di Sant’Elia ricci freschi per tutti. Del resto, il folklore del mare è sempre stato vivo nel capoluogo sardo e le attività nello specchio blu della
La Cagliari che non c’è più: le cavità dell’Anfiteatro abitate da un gruppo di sfollati a causa dei bombardamenti. Nelle magnifiche foto di Patellani ecco come si viveva in città tra il 1943 e i primi anni Cinquanta, quando Cagliari