La Cagliari che non c’è più: una bella immagine di via Roma in bianco e nero nel 1953. Topolino, Balilla e Vespa faro basso in questa magnifica foto di via Roma. Si notano la Rinascente e gli alberelli messi a

La Cagliari che non c’è più: via Dante in una foto a colori del 1958. L’immagine è scattata all’altezza dell’ex locale Pizza 74, all’incrocio con via Farina. Si notano gli alberi bassissimi e alcune magnifiche auto e Vespa d’epoca.  

La Cagliari che non c’è più: una cartolina di piazza Yenne nel 1954. Al posto dei localini, ristoranti e gelaterie attuali la piazza era ancora circondata da negozi e attività commerciali. Le auto parcheggiavano a ridosso dello spazio pedonale e

La Cagliari che non c’è più: il Poetto in una bella foto in bianco e nero del 1938. Bellezze al sole nella piaggia del Poetto più di ottanta anni fa. Costumi castigati (ma non troppo per l’epoca) davanti alle onde

La Sardegna che non c’è più: via Marconi a Quartu in una bella foto a colori del 1967. Auto dell’epoca, una signora che passeggia e il Banco di Sardegna in un’immagine estiva di più di cinquant’anni fa. Era una Quartu

La Sardegna che non c’è più. San Priamo, il nuraghe Soro e la Fiat 1100 D Familiare in una foto del 1966. La primavera in Sardegna in una foto a colori del 1966. A bordo strada la vecchia Fiat in

La Cagliari che non c’è più: una bella foto a colori del Poetto nel 1960. Il Lido tanti anni fa: i vecchi pattini di legno, i costumi “ascellari”, le ciambelle e nessun tatuaggio: guardate com’è mutata la concezione di godere

La Cagliari che non c’è più: una bella immagine a colori di via Roma nel 1964. Vecchie auto e moto, la cancellata che divide via Roma dal porto, i binari del tram e un traffico ancora accettabile. Non c’è più

La Cagliari che non c’è più: una bella immagine notturna in bianco e nero di via Roma nel 1956. Una fila di macchine in una bellissima cartolina d’epoca. Il parcheggio a spina di pesce lì dove non si può più,

La Cagliari che non c’è più: una foto in bianco e nero di piazza Garibaldi nel 1963. Una giornata uggiosa di tanti anni fa. Piazza Garibaldi bagnata dalla pioggia: poche macchine, una Vespa solitaria e le rotaie del tram che