La Cagliari che non c’è più. Pecore e campi 80 anni fa lì dove ora sorge il Mercato di San Benedetto. L’area attuale dove si trova via Dante, nel quartiere dove ora sorge il mercato di San Benedetto (più o
La Cagliari che non c’è più, il Terrapieno a Cagliari agli inizi del Novecento: il traffico non era certo un problema. La linea tranviaria sarebbe stata allestita di lì a poco, le prime tratte erano già attive ma non verso
La Cagliari che non c’è più: anni Sessanta, il treno in piazza Repubblica, chi se lo ricorda? Un’immagine che i giovani troveranno strana, prima però tra via Alghero e il palazzo di Giustizia passavano i treni. Piazza Repubblica infatti era
La Cagliari che non c’è più: le cavità dell’Anfiteatro abitate da un gruppo di sfollati a causa dei bombardamenti. Nelle magnifiche foto di Patellani ecco come si viveva in città tra il 1943 e i primi anni Cinquanta, quando Cagliari
La Cagliari che non c’è più: i monumenti della città trasformati per le visite di Mussolini. Benito Mussolini, capo del Fascismo, visitò Cagliari e la Sardegna più volte durante il Ventennio. In occasione di quelle visite la città si preparò
La Cagliari che non c’è più: Giugno 1990, Mondiali di calcio in Italia, gli hooligans inglesi si scatenano. Nella notte tra l’8 e il 9 giugno del 1990 si scatenò la guerriglia in città tra i tifosi inglesi, le forze
Era gigantesco, bellissimo, lo si poteva ammirare da lontano. Sei anni fa fu cancellato il murale di Pinuccio Sciola in piazza Repubblica. Proprio nel periodo in cui Firenze tributava tutti gli onori a Pinuccio Sciola, accogliendo le sue opere all’interno della
Purtroppo la legge italiana, stabilisce che un bene immobile, anche se rappresenta un esempio importante di architettura, dal grande valore artistico, diventi storico e quindi sottoposto a tutela solo dopo che sono passati 70 anni dalla sua edificazione, e comunque
Cambiano i tempi. Poi non diciamo che la città è sempre la stessa. Qualcosa di nuovo in effetti c’è. La Cagliari che non c’è più: il Corso Vittorio Emanuele strapieno di macchine parcheggiate. La libreria Dessì all’angolo di quello che
In questa foto, risalente al 1931, si nota la casa di via Fiume (dietro il viale Buon Cammino) dove vissero i fratelli Giaime e Luigi Pintor. Attualmente i due palazzi non esistono più e nello spazio della casa crollata dopo