La Cagliari che non c’è più: primi decenni del ‘900, lo spazio dove nel 1923 verrà costruito lo Stadio Amsicora. Intorno allo spazio, nell’odierna via Dei Salinieri, sotto il colle di Monte Urpinu non c’era nemmeno una casa. Il presidente
La Cagliari che non c’è più: la chiesa di San Francesco di Stampace, uno degli edifici medievali più belli della città. Nel corso Vittorio Emanuele II, a poche decine di metri, nel lato sinistro della strada, si trovano diversi locali
La chiesa di San Nicolò dei Napoletani sorgeva in un’area situata all’angolo tra le attuali piazza del Carmine e via Sassari, nel quartiere Stampace. Venne demolita nel 1869. Si trovava esattamente davanti all’attuale Hotel Flora, a destra del Palazzo delle
La Cagliari che non c’è più: quando allo stadio si tifava al suono della tromba. Un’immagine che i giovani tifosi del Cagliari stenteranno a capire: Marius e il suo gruppo al Sant’Elia accompagnano le gare del Cagliari, ritmando gli slogan
La Cagliari che non c’è più. Nella foto i giardini del Terrapieno nel 1971. Una bella foto a colori dei giardini sotto le mura. Si riconoscono le auto dell’epoca e le aiuole colorate del periodo.
Ripercorriamo parte della storia della spiaggia del Poetto ma soprattutto dei casotti e della Città Estiva, utilizzando un estratto di un bel documento scritto dal Comitato “Una Mano per Il Poetto”. La storia di Cagliari e quella del Poetto (la
Sa Zirogna, il nerbo del bue essiccato, un tempo si poteva trovare in quasi tutte le case, era uno dei metodi educativi preferito dalle mamme cagliaritane. Probabilmente sulle nuove generazioni questa parola non sortirà alcun effetto, ma a chi ha
L’antica chiesa dedicata ai Santi Giorgio e Caterina, detta “dei Genovesi” sorse a Cagliari alla fine del XVI secolo. Era sede dell’Arciconfraternita dei Genovesi nel quartiere di Marina in via Manno (chiamata dai cagliaritani come Sa Costa) nell’area dove ora
La Cagliari che non c’è più: il portico Vivaldi Pasqua prima dei bombardamenti della guerra. In piazza Carlo Alberto a Cagliari si apre ciò che resta del portico Vivaldi Pasqua, a sinistra del palazzo settecentesco Asquer. Sul fianco sinistro del
La Cagliari che non c’è più: 1957, la voragine creata dopo l’abbattimento del vecchio mercato del largo Carlo Felice. Le due strutture del mercato furono abbattute per dar vita a due istituti di credito. Gli operai scoprirono parte della Cagliari