Gli Mcube sono un gruppo Rock sardo formato da 5 componenti: Yuri (voce), Samuele (basso), Roberto (chitarra), Davide (chitarra), Luigi (batteria). Il gruppo nasce a Jerzu nel 2006 (Jerzu si trova nella provincia d’Ogliastra) come spesso accade un po’ per caso e un po’ per la forte passione per la musica di Luigi, Samuele e Andrea. Sono loro infatti a creare il gruppo. I tre sono cresciuti assieme; Luigi e Andrea sono cugini e conoscono Samuele in 1° elementare. Il gruppo prende forma quando Luigi, per il suo 18° compleanno, chiede in regalo ai suoi genitori una batteria. Preso dalla foga, inizia a suonare lo stesso giorno e, in poco tempo (grazie anche a qualche lezione, nonostante sia principalmente un autodidatta), si iniziano a vedere i primi grandi progressi. Il neobatterista convince gli amici Andrea e Samuele a formare un gruppo! I due, nonostante non avessero mai preso in mano uno strumento, decidono di comprarsi rispettivamente una chitarra ed un basso e di formare gli Mcube.

Il nome originale deriva dalle iniziali dei 3 cognomi dei musicisti (Mura, Mameli, Melis), dunque M elevato 3 o meglio M al cubo!

Siamo alla fine del 2006 e agli Mcube manca solo la voce! Dato che la prima canzone imparata dal gruppo è stata “Zombie” dei “The Cranberries” Samuele pensa che sarebbe piu logico avere una voce femminile piuttosto che una maschile, e si ricorda che fu colpito dalla voce di una sua compagna di classe del liceo, Silvia. Con l’adesione di Silvia, il gruppo è al completo!!! Arriva quasi subito la possibilità di esibirsi per la prima volta in un palco, davanti ad altre persone! Questa è la prima uscita ufficiale per gli Mcube. L’occasione è la festa di Pelau del 2007. A questa esibizione il pubblico jerzese risponde in maniera sorprendente. A vedere e giudicare la prima uscita dei 4 ragazzi, infatti, c’è una grande folla tra cui sono presenti in prima fila gli amici ed i parenti che restano sorpresi dall’esibizione dei giovani neo-musicisti. Allo stupore degli spettatori si aggiunge la felicità dei ragazzi che finalmente iniziano a godere delle emozioni e sensazioni che il fantastico mondo della musica suonata regala a chi ci mette tanto impegno e tanta passione.

Dopo tante serate e vari cambi di formazioni fra cui Roberta (voce), Eleonora (voce) e Mirko (chitarra), anche Andrea è costretto a lasciare la band per motivi di studio e soprattutto logistici. Ecco che allora Luigi e Samuele si mettono alla ricerca dei nuovi componenti e dopo varie selezioni trovano finalmente 3 nuovi componenti che rispecchiano in pieno le qualità che Samuele e Luigi ricercavano da tempo, raggiungendo così la formazione attuale.

I nuovi componenti, Yuri alla voce e Davide e Roberto alle chitarre, danno una nuova vita e una maggiore impronta rock al gruppo con una migliore qualità sotto tutti i punti di vista. La musica per tutti e 5 è un’immensa passione, ma resta comunque un hobby a cui dedicarsi nel tempo libero.
Attualmente dopo diversi anni dalla formazione del gruppo, gli Mcube continuano a fare serate live e si preparano per la prossima estate in cui faranno nuove serate live e tanto tanto casino!!!
Lo stile è quello rock! Le influenze sono davvero tante e varie…gli Mcube cercano di fare una musica che piaccia un pò a tutti, in primis a loro, cercando di non cadere nel banale. Le influenze dei 5 ricoprono una fascia di generi davvero ampia che caratterizza le sonorità del gruppo con reinterpretazioni delle canzoni davvero originali!!!

Infatti i componenti hanno sempre ascoltato svariati generi di musica come ad esempio i Blink 182 e i Green Day, che danno un’influenza più punk-rock al ritmo della batteria, gli Iron Maiden e i Metallica, che influenzano la vena più spinta del gruppo, gli Ska-P, i sardi Kenze Neke e Bob Marley, che scolpiscono il lato più divertente e pacifista degli Mcube, ma anche Ligabue, i Nomadi, i Tazenda e Lucio Battisti sono gli artisti che gli Mcube ascoltano e a cui, allo stesso tempo, si ispirano e apprezzano.
Far parte di un gruppo e soprattutto mandare avanti un progetto in Ogliastra non è assolutamente semplice, ma proprio per la grande passione che loro hanno per la musica, cercano di superare le molteplici difficoltà che spesso un gruppo incontra!

Gli Mcube ringraziano tutte le persone che sostengono questo piccolo progetto. Finora i nostri “fan” ci hanno aiutato tantissimo e ci hanno spinto a continuare e non mollare mai, cercando di cambiare una mentalità un pò chiusa e scettica nei confronti di nuove iniziative e nuove attività.
Sperando che vi piaccia il nostro sito, vi invitiamo a lasciarci commenti o a scrivere alla nostra e-mail per qualsiasi domanda, curiosità e…perchè no…anche per proporci qualche serata…!!!
Un saluto a tutti…KEEP ON ROCKING !!!!

YURI: VOCE

ROBERTO: CHITARRE

DAVIDE: CHITARRE

SAMUELE: BASSO

LUIGI: BATTERIA

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Lo sapevate? A Cagliari, sotto Piazza D’Armi, in una grotta, si nasconde il lago di “Su Stiddiu”.

Su Stiddiu (Foto di Angelo Pili del gruppo speleologico ALOE FELICE)

È capitato tante volte di sentir parlare di reperti archeologici, risalenti all’epoca romana o addirittura più antichi, ma pochi sanno che sotto piazza D’Armi a Cagliari si trova un lago sotterraneo, giusto qualche metro sotto i nostri piedi.

Ebbene sì, probabilmente conosciuto da tanti ma non visitato da tutti, il bacino d’acqua si trova esattamente sotto la piazza, nella Grotta de Su Stiddiu, “della goccia”, chiamata così per via del fenomeno di stillicidio ancora in corso.

Situata a meno dieci metri di profondità ed estesa fin sotto il carcere di Buoncammino è una grotta artificiale appartenente anch’essa alle segrete di Cagliari, fra camere e cunicoli scavati sotto il lastricato della città. Le grotte, risalenti al periodo fenicio-punico e riutilizzate in seguito anche durante il Medioevo, venivano utilizzate per estrarre minerali e pietre calcaree, necessari per la costruzione di case, edifici e mura difensive.

Successivamente i cunicoli sono serviti a convogliare le acque della rete idrica cittadina in una grande vasca di contenimento creando così il lago sotterraneo, che con la sua limpidezza, sembra quasi finto. Uno specchio d’acqua cristallina nel quale si riflettono le bianche pareti rocciose della grotta, che ha reso speleologi e visitatori spettatori di uno scenario incredibile, lontano dalla frenesia della città.

Oggi il livello dell’acqua è diminuito notevolmente, da quasi quattro metri di profondità a un metro e mezzo nel presente, portando alla luce nuovi ambienti utilizzati nei modi più svariati, prima come cava di estrazione mineraria, poi come deposito della fabbrica di birra “Ferrero-Barisonzo”, proprio come una sorta di frigorifero industriale. Poi, circa ottant’anni dopo, cambiando ancora destinazione, diventò un rifugio antiaereo durante i bombardamenti del 1943, quando il Genio Civile incluse la grotta di “Su Stiddiu”, nella lunga lista di tunnel e cunicoli adibiti a riparo.

L’unica entrata attualmente accessibile è quella di viale San Vincenzo, tramite una piccola porta di ferro comunicante con quello che è un paesaggio insolito, basti pensare che, camminando all’interno della grotta, a pochi metri dalla propria testa, è posto uno dei punti nevralgici più importanti del traffico automobilistico cittadino.

L’interno, visitabile solo con la presenza di speleologi e esperti durante visite organizzate, presenta non solo il lago, ma ambienti enormi con un età storica risalente addirittura a 2500 anni fa, che col tempo sono stati in parte modificati artificialmente, come quando insieme alle altre grotte sotto Piazza D’armi, quella de Su Stiddiu venne tenuta sotto osservazione per il timore che i detenuti di Buoncammino, potessero evadere dal carcere, posto esattamente a pochi passi dalla grotta. Per questo alcuni accessi ai cunicoli vennero in parte chiusi con grate di ferro o murati.