Al termine delle 4 gare disputate nell’arco di 10 mesi, si chiude il campionato del Sardegna Rally Cup che ha visto la vittoria di Maurizio Diomedi, seguito da Vittorio Musselli, Marco Canu, terzo. E’ senza dubbio una serie che ha fatto bene al mondo del rallismo nazionale e che conquista interessanti spazi: il challenge nuovo di zecca marchiato Yokohama, ha attirato gli equipaggi sia per il regolamento di gara libero da vincoli che per il montepremi in denaro e benefit. La Porto Cervo Racing e Yokohama hanno centrato i loro obiettivi nel primo anno di attività con il massimo dei riconoscimenti. Quattro le gare disputate nel 2015: la serie ha preso il via con il Rally Costa del Sud – Città di Cagliari anch’esso alla sua prima edizione, ed è proseguita il 22, 23 e 24 maggio con il Rally d’Ogliastra, poi con il Rally Isola di Sardegna nella provincia di Nuoro e nel finale con il Terra Sarda – Città di Arzachena- Rally della Gallura. I primi tre equipaggi vincitori hanno diritto al montepremi in denaro, altri riconoscimenti sono riservati a chi si aggiudica il Trofeo Yokohama e a chi ha raggiunto un buon piazzamento nella sua classe.

A decretare la vittoria dell’SRC, è il punteggio più alto ottenuto sommando i risultati acquisiti nella classifica assoluta con i punti delle classifiche, delle classi e con il numero di partecipazioni. Maurizio Diomedi primo classificato ha concluso la sua stagione vincendo il campionato Sardegna Rally Cup e aggiudicandosi anche il Trofeo Rally Nazionale zona Sardegna. Il portacolori della Porto Cervo Racing, ha confermato il suo primato in un 2015 straordinario: “il T.R.N. di zona ed il S.R.C. erano i miei obbiettivi d’inizio stagione e sono riuscito a conseguirli anche grazie all’apporto dei co-piloti avvicendatisi al mio fianco, Antonello Bosa, Carlo Pisano e Mauro Turati; fondamentale è stata poi la scelta dell’oltremodo professionale team Step Five che mi ha messo a disposizione una vettura, la Ford Fiesta R5, curata in maniera maniacale e sempre al top”. Grande merito per la perseveranza al secondo classificato, il già due volte campione del Terra Sarda, Vittorio Musselli (Porto cervo Racing), che in questa stagione non proprio fortunata, è riuscito a chiudere in bellezza: “il 2015 è stato un anno difficile, con un finale positivo grazie al risultato nella gara di casa. Anche quando non arriviamo primi, vincono per noi, i valori dello sport che ci hanno consentito di festeggiare con gli amici. Quest’anno abbiamo conosciuto la fortuna e talvolta la sfortuna, abbiamo pure fatto degli errori che speriamo ci servano in futuro per un 2016 migliore”. Da non dimenticare il prezioso lavoro svolto dal suo naviga Salvatore Musselli.

Un altro punto di orgoglio per il terzo gradino del podio, Marco Canu, anche lui pilota Porto Cervo Racing, ha segnato il punteggio più alto di tutti i partecipanti che hanno gareggiato con le gomme Yokohama: “è stato un anno importante, in tema di campionato, ci abbiamo creduto sin da subito, avendo iniziato già dalla prima gara su terra, abbiamo guadagnando 40 punti ci ha consentito di avvantaggiarci da subito. Ci auguriamo che nelle edizioni future tutti siano in grado di cogliere l’occasione del campionato fin dall’inizio”. Il merito del terzo posto e del trofeo è diviso con la naviga ogliastrina Carlotta Piras.

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Camminare di più, vivere meno stressati e curare il cuore: potrebbe essere questa la formula della longevità in Sardegna. A fornire dati concreti ci pensa lo Studio SABA (Sardinia Aging Biomarkers Analysis), condotto dalla startup Nuraxi in collaborazione con l’Università di Sassari su 1.500 sardi, i cui primi risultati sono stati presentati ieri all’Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari.

L’analisi ha evidenziato che i partecipanti percorrono in media 10.264 passi al giorno, molto più della media osservata in studi internazionali, confermando come l’attività fisica quotidiana – non necessariamente sportiva – sia un pilastro della longevità. Ma il movimento non è l’unico fattore: lo studio ha rilevato che frequenza cardiaca a riposo, stress e relazioni sociali giocano un ruolo cruciale. Una vita meno solitaria e meno stressante contribuisce a un cuore più sano e, presumibilmente, a vivere più a lungo.

Dallo studio emergono anche differenze di genere: gli uomini risultano più attivi (+1.236 passi al giorno), mentre le donne dormono di più ma mostrano frequenza cardiaca e livelli di stress mediamente più alti. Questi dati confermano l’importanza di approcci personalizzati alla prevenzione.

Proprio su questa idea si basa Nora, assistente di salute basato su intelligenza artificiale sviluppato da Nuraxi. Nora non si limita a monitorare parametri fisiologici, ma interpreta segnali precoci, simula scenari futuri e guida l’utente nelle scelte quotidiane per migliorare salute e longevità, combinando scienza e tecnologia in un approccio “su misura”.

“I dati preliminari ci entusiasmano – afferma Ugo Faraguna, Professore di Neurofisiologia e referente scientifico dello studio – perché ci permettono di misurare non solo la durata della vita, ma soprattutto la qualità. L’obiettivo è imparare dal mito della longevità sarda e non solo aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni”.

Lo Studio SABA continuerà, ampliando la raccolta dati e approfondendo i fattori che rendono la Sardegna una delle regioni con la più alta aspettativa di vita, offrendo una combinazione unica di scienza, movimento e benessere psicofisico.