Continuano i concerti alla Galleria Comunale d’Arte per le Notti colorate
canale WhatsApp

Si è spento, all’età di 101 anni, Benedetto Porcella, figura storica del Liceo Classico “Giovanni Siotto Pintor” di Cagliari e per generazioni punto di riferimento per migliaia di studenti. A piangerlo non sono soltanto i colleghi che hanno condiviso con lui anni di insegnamento, ma soprattutto gli ex allievi che lo ricordano con affetto, riconoscenza e ammirazione.
Porcella, che avrebbe compiuto 102 anni il prossimo gennaio, ha visto crescere generazioni di cagliaritani che, grazie ai suoi preziosi e colti insegnamenti, quelli di un professore “di un tempo”, tra competenza, eleganza e saggezza, ancora oggi lo ricordano con affetto e profonda stima. È stato docente di Storia e Filosofia al Liceo Siotto, ma anche e soprattutto padre di una numerosa famiglia composta da sette figli, tra cui il giornalista sportivo Pietro Porcella (padre a sua volta degli sportivi Francisco e Nicolò).
Le sue lezioni, appassionate e rigorose, sono rimaste un ricordo indelebile per chi ha avuto la fortuna di incontrarlo sui banchi del liceo: un maestro capace di trasmettere il pensiero critico, il valore del dubbio e l’importanza del confronto.
In queste ore, il figlio ha condiviso sui social fotografie e un toccante messaggio dedicato al padre: «Grazie papino per l’immenso tesoro di amore, cultura, esempio, dedizione, educazione e rispetto che ci hai dato tutta la vita. A noi 7 figli Porcella, a mamma Margherita per 75 anni, alle ‘nostre’ famiglie Puddu Crespellani, Allegretti tutta la vita, così come ai tuoi affezionati alunni del Siotto per mezzo secolo e alla comunità neocatecumenale di Padre Passi al Poetto, ai colleghi docenti, ai pastori di Monte Linas, agli amici non pastori e più intellettuali sparzinati in Sardegna e nel Continente. Io in particolare ti sono immensamente grato per avermi insegnato a ben parlare in Italiano e soprattutto in SARDO, per le storielle e il sense of humor dopo i 100 anni, per la cartografia e il dialogo personale e democratico che mi hai sempre elargito con generosità e affetto. Si bieus in paradisu.»
Nel corridoio del vecchio istituto di via Machiavelli il suo nome continua a riecheggiare con naturalezza, come quello di un professore che non è mai stato dimenticato. Ex studenti oggi adulti – professionisti, insegnanti, genitori – raccontano aneddoti, interrogazioni e discussioni filosofiche che ancora risuonano nella memoria.
La comunità del Siotto si stringe attorno alla famiglia per ricordare un uomo che ha lasciato un’eredità immensa nella formazione di intere generazioni di studenti cagliaritani.