“Dammi la mano”. Laboratori urbani di welfare. 26 e 27 giugno – La Vetreria Pirri.
canale WhatsApp

Che cosa si intende con l’espressione in sardo campidanese “Na chi”?
Alla scoperta del significato di “na chi”: un gioiello del sardo campidanese.
Il mondo delle lingue e dei dialetti è un ecosistema ricco e variegato, dove ogni espressione racconta storie, tradizioni e legami culturali. In Sardegna, uno dei protagonisti indiscussi è il sardo, che si presenta in diverse varianti, tra cui il campidanese. Un’espressione che merita di essere esplorata è “na chi”, una locuzione che affonda le radici nella saggezza popolare e nella vivacità linguistica delle comunità isolane.
L’ironia e la peculiarità del sardo emergono in frasi come questa, che esprimono concetti complessi con poche parole incisive. “Na chi” si traduce letteralmente in “si dice” o “dicono”. Ad esempio, attraverso l’affermazione “na chi esti un imbriagoni”, si comunica che quell’uomo è considerato un ubriacone. Questo modo di dire, pur nella sua semplicità, racchiude un universo di significati e richiama l’attenzione sull’importanza della comunicazione verbale nella cultura sarda.
L’uso di espressioni come “na chi” non è solo un tratto distintivo di un linguaggio regionale, ma rappresenta anche un legame intrinseco con l’identità collettiva. Scoprire e comprendere il valore di tali locuzioni significa immergersi in una dimensione comunicativa che va oltre il semplice parlare, abbracciando sfumature di umorismo, ironia e saggezza popolare che caratterizzano la vita quotidiana dei sardi.