Silvana Cugudda, da Tortolì al Kurdistan in solidarietà al popolo curdo
canale WhatsApp

Un nuovo progetto di centrale eolica in Gallura scatena polemiche e preoccupazioni ambientali. Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha presentato il 19 novembre 2025 un atto di intervento nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) relativa al progetto della centrale eolica “Eolia”, promossa dalla società lombarda NVA 5 s.r.l. nei territori comunali di Berchidda, Monti, Telti, Olbia e Padru.
Il progetto prevede 25 aerogeneratori alti circa 200 metri, con una potenza nominale di 150 MW, oltre a linee elettriche, stazioni di trasformazione e viabilità. Gran parte dell’area interessata comprende boschi tutelati, aree della Rete Natura 2000 e zone recentemente colpite da incendi, dove la legge vieta interventi produttivi per anni.
«Chiediamo al Ministero dell’Ambiente di esprimere un formale diniego alla compatibilità ambientale di questi impianti», dichiara il GrIG, sottolineando l’assenza di valutazioni sugli impatti cumulativi e la mancanza di fideiussioni adeguate per eventuali danni ambientali. L’associazione ha informato anche il Ministero della Cultura, la Regione Sardegna, le Soprintendenze e i comuni coinvolti.
Secondo gli esperti, l’Italia rischia una vera e propria “overdose di energia”, con impianti da fonti rinnovabili che superano di gran lunga il fabbisogno reale, con effetti negativi su paesaggio, economia locale e patrimonio culturale. La Sardegna, in particolare, rischierebbe di trasformarsi in una piattaforma energetica per la Penisola, con un impatto diretto su boschi, campagne e aree storiche.
«Non siamo contrari alle rinnovabili – precisa il GrIG – ma servono pianificazione intelligente, coinvolgimento delle comunità locali e utilizzo di spazi già urbanizzati, come tetti e aree industriali, per evitare speculazioni e danni irreversibili».
L’associazione ha lanciato una petizione popolare: “Sì all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica”, già firmata da oltre 22 mila cittadini. L’obiettivo è sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni affinché lo sviluppo delle rinnovabili avvenga nel rispetto dell’ambiente e delle comunità locali. Per firmare la petizione: LINK