All’Auchan di Pirri si pattina sul ghiaccio
Inaugurata lo scorso febbraio, la pista di pattinaggio al coperto del centro commerciale Auchan di Pirri, in via Vesalio, resterà aperta fino ai primi di aprile. Pattinare sul ghiaccio sta diventando anche a Cagliari non solo un intrattenimento pomeridiano per
Inaugurata lo scorso febbraio, la pista di pattinaggio al coperto del centro commerciale Auchan di Pirri, in via Vesalio, resterà aperta fino ai primi di aprile. Pattinare sul ghiaccio sta diventando anche a Cagliari non solo un intrattenimento pomeridiano per le famiglie e i per giovani ma anche una valida alterativa alle lezioni di educazione fisica nelle scuole. La pista, di 10×30 metri, sita nel piazzale dell’Auchan, ospita infatti persone di tutte le età. Chi vorrà pattinare potrà scegliere se entrare in pista per mezz’ora o per un’ora e mezza e potrà anche avere il supporto di accompagnatori più esperti. Gli orari: durante la settimana dalle 9.30 alle 13.30 e nel weekend dalle 15.30 alle 22.
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La prima donna arbitro d’Italia fu una ragazza cagliaritana. Ecco la sua storia
Per "mettere la gonnella" a un arbitro ci voleva per forza di cose una sarda.
Donne sarde, donne di carattere. Lo si dice spesso e a volte la storia interviene a corroborare questa tesi. Un primato in rosa molto particolare spetta infatti a una donna sarda, Grazia Pinna, cagliaritana residente in Toscana. Nel febbraio del 1979 passò alla storia per essere stata la prima donna arbitro d’Italia.
Come racconta un articolo de L’Unione Sarda del 14 febbraio 1979, Grazia Pinna, precedentemente commessa della Rinascente di Cagliari, dal «corpo minuto e gli occhi intensi», si era trasferita dal 1962 in Toscana per seguire il marito, un pasticciere, poi scomparso prematuramente. Allora 35enne, vedova e madre con due figli, fu scelta ufficialmente dall’Uisp per arbitrare partite di calcio.
Un primato conteso però da altre donne, tutte sarde o con legami con la Sardegna. Quando infatti uscì la notizia di Grazia Pinna, una 32enne di Guspini cresciuta a Terralba ed emigrata a Roma, Agnese Carta, raccontò di aver arbitrato da più tempo per conto della Fia. Come lei altre due donne, Placida Marrosu, anche lei sarda, e Paola Oddi, romana, ma sposata con un uomo di Bitti. Tutte in realtà arbitravano match da diversi anni. L’eccezionalità di Grazia Pinna fu proprio il riconoscimento da parte dell’Uisp, allora ancora negato dalla Figc, autorità competente per le altre tre donne.
Di chiunque sia stato il primato, una cosa è certa: per “mettere la gonnella” a un arbitro ci voleva per forza di cose una sarda.
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