Tortolì. Irregolarità negli strumenti metrici dei commercianti, in arrivo l’ispettore. Si rischiano multe fino a 1500 euro
Troppe irregolarità negli strumenti metrici dei commercianti, la Camera di Commercio di Nuoro invia un ispettore per i controlli, si rischiano multe fino a 1500 euro. Secondo un’indagine della Camera di Commercio di Nuoro, un’alta percentuale di commercianti presenti nel
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Troppe irregolarità negli strumenti metrici dei commercianti, la Camera di Commercio di Nuoro invia un ispettore per i controlli, si rischiano multe fino a 1500 euro.
Secondo un’indagine della Camera di Commercio di Nuoro, un’alta percentuale di commercianti presenti nel territorio di Tortolì, non è in regola con la verifica periodica triennale degli strumenti utilizzati per misurare o pesare nelle transazioni commerciali.
Al fine di consentire la regolarizzazione di tale situazione, un ispettore sarà presente presso i locali dell’ex Mercato Civico in Via Cagliari durante la giornata del 15 dicembre per la verifica degli strumenti di misura in uso alle attività commerciali. Tale iniziativa è stata assunta dal comune in modo da agevolare le imprese operanti nel territorio comunale nella verifica degli strumenti di misura, i quali devono essere sottoposti ad accertamenti ogni 3 anni.
“Ricordando che è nell’interesse degli utenti metrici effettuare tali controlli, in quanto la loro omissione comporta una sanzione da € 516,00 a € 1.549,00, – spiega l’Ass. Laura Pinna – si chiede la massima disponibilità e collaborazione delle imprese al fine di consentire buona riuscita dell’iniziativa. Si invitano quindi gli utenti interessati a presentarsi nel luogo sopra indicato dalle ore 9:00 portando gli strumenti di misura.”

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“Ora è il momento della preghiera e della misericordia”: in mille a Castelsardo per salutare Cinzia Pinna

"Chiediamo giustizia per Cinzia e preghiamo per il pentimento di chi le ha tolto la vita", ha affermato don Pietro Denicu, parroco di Castelsardo, durante l’omelia. "Si sono dette troppe parole; ora è il momento del silenzio, della preghiera e della misericordia".
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Una folla immensa, molte persone costrette a restare fuori dalla cattedrale di Sant’Antonio Abate a Castelsardo, ha partecipato in silenzio e con profonda commozione al funerale di Cinzia Pinna, la 33enne uccisa la notte dell’11 settembre scorso da Emanuele Ragnedda, imprenditore del vino di 41 anni, reo confesso e attualmente in carcere a Sassari.
Il feretro di Cinzia è arrivato alle 16, proveniente dall’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, ed è stato portato a spalla lungo le strette vie del borgo dei Doria, nel cuore del nord Sardegna.
Dietro la bara, in prima fila, il padre, la madre e la sorella di Cinzia, stretti dall’abbraccio dell’intera comunità che ha voluto salutare per l’ultima volta la giovane donna, tra lacrime e silenziosa partecipazione.
“Chiediamo giustizia per Cinzia e preghiamo per il pentimento di chi le ha tolto la vita”, ha affermato don Pietro Denicu, parroco di Castelsardo, durante l’omelia. “Si sono dette troppe parole; ora è il momento del silenzio, della preghiera e della misericordia”.
Al termine della cerimonia, il corteo ha accompagnato il feretro fuori dalla cattedrale, in un silenzio che parlava più di ogni parola.

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