“La clamorosa scoperta” della ragazza che contrae l’HIV “dopo” aver fatto una manicure. Il parere dello psicologo

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Per anni è stata una presenza silenziosa e amata al porto di Sant’Antioco, tanto da diventare quasi una leggenda locale. Oggi la storia di Nonna Grigina, cagnolina di 14 anni cresciuta sotto il ponte e tra i ruderi dell’ex fabbrica, trova finalmente un lieto fine grazie all’impegno dei volontari dell’associazione Qua la Zampa Antiochense.
«Per Grigina siamo intervenuti tante volte nel corso degli anni – raccontano i volontari – dalla sterilizzazione, fino alla lunga battaglia per il riconoscimento del branco come cani di quartiere. Non hanno mai dato fastidio a nessuno, vivevano in pace, e noi ci prendevamo cura di loro quando serviva».
Il branco, col tempo, si è ridotto fino a scomparire. La perdita della compagna Wilma l’anno scorso ha lasciato Nonna Grigina sola e smarrita. Per oltre dieci anni, Susy – volontaria dell’associazione – le ha portato acqua e cibo ogni giorno, senza mai abbandonarla.
Un mese fa, viste le sue condizioni di salute precarie, è stato possibile prelevarla grazie alla collaborazione con Polizia Municipale e guardie zoofile. Portata al canile di Carbonia, è stata visitata, ripulita e accudita con attenzione nonostante l’età avanzata e un tumore diagnosticato da tempo.
Il dubbio era forte: riportarla nel luogo dove aveva sempre vissuto o tentare un’adozione in extremis? La risposta è arrivata in modo naturale. «Quando Susy e suo marito Antonello l’hanno guardata negli occhi – spiegano dall’associazione – non hanno avuto dubbi. È stato come se Grigina li stesse aspettando da sempre».
Così, con poche parole semplici ma decisive – «Grigina, vuoi venire a casa con noi?» – la cagnolina ha trovato finalmente una famiglia. Oggi vive circondata da cani e gatti, parte di un nuovo branco, amata e protetta.
«È stata un’emozione incredibile – confessano i volontari – dopo anni di cure e preoccupazioni, vederla entrare in una casa ci ha riempito il cuore. Non possiamo che ringraziare Susy e Antonello per questo gesto d’amore».
Una storia che dimostra come la costanza, la solidarietà e la compassione possano trasformare una vita intera. Per Nonna Grigina si apre ora una nuova stagione, fatta di affetto e dignità.