La Sardegna fa un ulteriore decisivo passo avanti per il sistema di protezione civile regionale e di sicurezza della popolazione e del territorio con l’approvazione, nella seduta del 7 novembre della Giunta regionale, del Manuale Operativo delle allerte ai fini di protezione civile, che contiene le procedure di allertamento  per rischio meteorologico, idrogeologico e idraulico e costituisce un protocollo operativo diretto a integrare, in un quadro complessivo ed omogeneo, gli interventi dei diversi enti e organismi a vario titolo coinvolti nelle specifiche attività di protezione civile.

La disciplina delle procedure operative regionali in vigore fino a oggi sulla prevenzione e sulla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico era ancora rappresentata dalla Direttiva Assessoriale del 2006 ed è stato pertanto indispensabile dotarsi di uno strumento capace di rispondere alle nuove normative e agli indirizzi operativi più recenti.

“Esprimo grande soddisfazione per il risultato ottenuto che è stato il frutto di un approccio metodologico, già sperimentato positivamente anche nella redazione del Centro Funzionale Decentrato della Regione Sardegna, e che rispecchia una visione di protezione civile in cui le singole parti lavorano congiuntamente, prendono decisioni insieme e soprattutto condividono le responsabilità all’interno di un sistema unitario”, ha commentato l’Assessore della Difesa dell’Ambiente con delega in materia di protezione civile, Donatella Spano. Il riferimento al Centro Funzionale Decentrato, che sarà definitivamente attivo il prossimo primo gennaio e garantirà una capacità di intervento sul territorio molto più puntuale, è fondamentale.

“Il Manuale operativo – ha concluso l’assessore Spano – chiarisce chi fa che cosa, fornisce certezza nella catena del comando e risponde alla necessità di fornire a tutti i soggetti del sistema di protezione civile regionale uno strumento chiaro e snello per la gestione del rischio e dell’incertezza che intrinsecamente lo caratterizza e costituisce un riferimento fondamentale per la pianificazione della attività di protezione civile a livello comunale e provinciale”.

(fonte: comunicato stampa regione)

Pochi lo sanno, ma anche in Sardegna esiste un luogo che porta il suggestivo nome di “Mar Morto”. Non si tratta del famoso mare tra Israele e Giordania, ma di una piccola perla tutta nostra, immersa nella natura incontaminata della nostra Isola.

Mar Morto si trova nel comune di Cabras, lungo il versante sud-orientale dell’Area Marina Protetta Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre, nel cuore del Golfo di Oristano. Questo tratto di costa è caratterizzato da acque calme e limpide, circondate da una natura selvaggia e da panorami che catturano lo sguardo e l’anima.

Il nome “Mar Morto” non è casuale: qui le onde sono praticamente assenti, rendendo l’approdo delle barche incredibilmente semplice e sicuro, un vero paradiso per chi ama la navigazione o vuole esplorare la costa in totale relax. La calma di queste acque crea un’atmosfera di pace rara, ideale per chi desidera staccare dalla frenesia quotidiana e immergersi nella tranquillità del mare.

La spiaggia, conosciuta anche come Su Siccu, è altrettanto affascinante. Il suo arenile tranquillo e poco affollato, con sabbia dorata e fondali bassi, la rende perfetta per le famiglie con bambini o per chi cerca un momento di relax lontano dalle spiagge più turistiche. Passeggiare lungo la riva, sentire il suono leggero dell’acqua e ammirare il paesaggio circostante è un’esperienza capace di rigenerare corpo e mente.