Tortolì. L’amministrazione comunale festeggia l’ultracentenario Paolo Scattu.
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L’Isatis tinctoria, meglio nota come guado, è una pianta della famiglia delle Brassicaceae originaria dell’Asia, che probabilmente ha fatto il suo ingresso in Europa già ai tempi del Neolitico. Il suo nome scientifico, tinctoria, non lascia dubbi sulle sue qualità: è una pianta tintoria per eccellenza. Il nome comune, invece, guado, sembra nascere da antiche radici celtiche o germaniche, weid, che indicavano semplicemente un’“erba selvatica”.
Dal guado si estrae un blu intenso e resistente, un tempo protagonista assoluto della tintura di tessuti e filati in tutta Europa. La sua versatilità è sorprendente: lana, seta, cotone, lino e persino juta possono trasformarsi in sfumature blu vibranti. Non solo tessuti: il guado è stato impiegato anche in cosmetica e in alcune applicazioni pittoriche. La coltivazione, però, ha conosciuto un lento declino con l’arrivo dell’indaco importato, vivendo una breve rinascita durante il blocco continentale napoleonico, per poi scomparire quasi del tutto.
La pianta fiorisce tra maggio e luglio. Un grazie speciale a Giò Vanna per le splendide foto condivise nel gruppo Facebook Flora spontanea della Sardegna.