Resteranno senz’acqua dalle ore 8 del 21 alle 16 del 24 ottobre, i comuni di Ilbono, Lanusei, Triei, Elini, Baunei e un terzo di Girasole. Quattro giorni con i rubinetti chiusi dai quali non cadrà neanche una goccia d’acqua per quasi 14 mila persone.

Disagi a catena per  le attività commerciali, i bar, i ristoranti, gli uffici, le scuole, il tribunale, il carcere. Il servizio è garantito solo (e menomale) per l’ospedale di Lanusei. Questa volta però la colpa non è di Abbanoa. La causa dell ‘interruzione totale del servizio idrico sono i lavori da parte dell’Enel nella centrale idroelettrica del secondo salto del Flumendosa.

Un assaggio di questo disservizio si è avuto nella giornata di ieri al Lanusei: rubinetti a secco dalle 23 alle 5 di questa mattina. Come faranno questi paesi ad affrontare quattro giorni senz’acqua? I sindaci dei paesi coinvolti si stanno mobilitando per ovviare al problema. Il commissario di Ilbono, Giovannina Busia, per esempio, ha contatto tutti . “Ho inviato una comunicazione alla Prefettura, ai Vigili del Fuoco, ad Abbanoa, alla Protezione Civile, affinché si facciano carico anche loro del problema – spiega il commissario -c i stiamo organizzando e valutando tutte le soluzioni. Per il momento abbiamo avuto risposte positive solo da Abbanoa che ci aiuterà con le autobotti.”

La beffa è che non trattandosi di un’emergenza, perché questi lavori erano programmati da luglio, la protezione civile regionale non potrà intervenire. Ad aggravare ulteriormente la situazione è che questi paesi non possono approviggionarsi da fonti alternative a causa delle scarse precipitazioni degli ultimi mesi, anche queste difatti sono a secco.

Meraviglie di Sardegna: Balai, il paradiso nascosto di Porto Torres con acque cristalline e fondale basso.

Se state cercando una delle spiagge più affascinanti e incontaminate della Sardegna, Balai a Porto Torres rappresenta sicuramente una tappa imperdibile. Questa meravigliosa cala, che si distingue per la sua sabbia finissima, l’acqua limpida e poco profonda, è un vero e proprio paradiso naturale che merita di essere inserito nella top 100 delle spiagge dell’isola.

Il nome Balai deriva dalla vicina chiesetta di San Gavino a mare, una struttura pittoresca che si affaccia direttamente sul mare, dando un tocco di fascino e spiritualità a questa zona. La spiaggia si sviluppa come una caletta delimitata da insenature rocciose, offrendo un ambiente intimo, tranquillo e ideale per famiglie, appassionati di snorkeling o semplicemente per chi desidera godersi un mare cristallino in totale relax. La sua posizione strategica la rende facilmente accessibile: l’accesso al litorale è libero e i parcheggi adiacenti sono gratuiti, come confermato dal sito della Città di Porto Torres. Durante l’estate, sono attivi i servizi di salvataggio a mare, le docce gratuite e un comodo chiosco bar dove poter gustare rinfrescanti drink o uno spuntino. Per gli amanti della mobilità sostenibile, la spiaggia di Balai è raggiungibile anche in bicicletta: la pista ciclabile che percorre tutta la fascia costiera di Porto Torres permette di arrivare fino alla vicina chiesetta di Balai lontano, con rastrelliere dedicate per il parcheggio delle biciclette. Per arrivarci, bisogna percorrere la Statale 131 in direzione di Porto Torres, superare la zona del porto e continuare dritto passando una rotonda; poi si deve svoltare a destra allo stop, seguendo verso il centro cittadino. Dopo aver costeggiato il porticciolo e superato un’edicola, si attraversa un altro incrocio e si prosegue dritti lungo il lungomare, passando davanti alla spiaggia di Scoglio Lungo e delle Acque Dolci. Dopo una curva, all’improvviso, si staglia davanti agli occhi la splendida spiaggia di Balai, circondata dal verde della natura incontaminata. Un luogo che incanta per la sua bellezza naturale, ideale per chi desidera immergersi in un mare di cristallo senza rinunciare a comfort e servizi, un vero gioiello tra le spiagge più belle della Sardegna.