Luigi e Rosa accanto all’auto-abitazione

Hanno un nome e un volto i due coniugi che in questi giorni hanno messo in moto, con la loro  storia, una gara di solidarietà tra i tortoliesi. Si chiamano Luigi e Rita. Lui di Girasole, lei di Macomer. Dopo essere stati sfrattati dalla propria casa, hanno trascorso qualche mese nell’abitazione di una sorella e di qualche conoscente. Ma l’ospitalità non può durare in eterno e i due vivono nella propria auto, una Fiat Punto, oramai da 53 giorni.

“Le tragedie arrivano sempre tutte insieme” dicono. I due, senza casa e con pochi spiccioli in tasca, hanno anche problemi di salute. Il diabete e la patologia a carico dei reni di Luigi certamente non vanno d’accordo con una vita di questo tipo. I problemi alle gambe di Rita “stanno diventando insostenibili”.

“Abbiamo coperte, pochi vestiti e pochissimi oggetti. Ci illudiamo così di avere ancora qualcosa” racconta Luigi. E aggiunge: “Stiamo male, abbiamo bisogno d’aiuto. Questa non è vita. La Punto non è una casa, Piazza Rinascita non è una casa, neanche la Capannina e i parcheggi della Asl lo sono. Chiediamo solo una stanza con bagno e un lavoro. Io ho sempre lavorato come giardiniere e nell’edilizia ma sono disposto a fare qualsiasi cosa, aiutateci!”.

Incidente di Nuoro: le condizioni della ragazza ferita sono disperate.

La speranza si spegne per la dodicenne di Nuoro. Le condizioni della dodicenne rimasta gravemente ferita in un incidente stradale lo scorso 11 settembre sono precipitate.

La ragazza, la cui battaglia per la vita era seguita con apprensione, è giunta a una svolta fatale. Le sue condizioni, inizialmente stazionarie dopo un delicato intervento neurochirurgico, sono precipitate in maniera irreversibile, spingendo i medici a intraprendere l’ultimo e più doloroso dei percorsi.

L’incidente, avvenuto lungo la strada che conduce alla città di Nuoro, aveva visto coinvolte tre auto e causato dieci feriti, tra cui la ragazzina, le cui condizioni erano apparse critiche sin da subito. Trasferita d’urgenza dall’ospedale San Francesco di Nuoro all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, la giovane era stata sottoposta a un complesso intervento e ricoverata in terapia intensiva pediatrica.

Nonostante le cure incessanti e la tenacia della piccola, il quadro clinico si è aggravato in modo drammatico nelle ultime ore. Fonti sanitarie confermano che questa mattina è stata convocata la commissione medica per avviare l’accertamento della morte cerebrale, un iter previsto dalla legge che richiede una serie di osservazioni cliniche, strumentali e neurologiche da ripetere nell’arco di almeno sei ore. Un momento di profonda tristezza e sconforto per tutti coloro che hanno sperato fino all’ultimo in un miracolo. La piccola vittima è ora al centro di una preghiera silenziosa che accomuna un’intera regione.