In un clima polare il Villagrande non riesce ad avere la meglio su un coriaceo Orione venuto al Comunale “Bilicoe” a guadagnare punti per coltivare ancora sogni playoff. Il Villagrande, privo di pedine importanti come Zazzo Melis, Luca Muggianu e Erik Scudu e con qualche giocatore in precarie condizioni fisiche, va subito sotto al 3°minuto dopo una volè di Perra. La reazione del Villagrande è veemente ma non produce seri pericoli alla porta di Corona. Quando ormai si attendeva la fine del primo tempo, l’Orione trova il raddoppio. Valdes dai 30 metri fa partire un missile che toglie la ragnatela dall’incrocio della porta difesa da Usai. Due tiri, due gol. Tempo di battere la ripresa del gioco e il Villagrande guadagna una punizione all’altezza dei trenta metri. Matteo Loi disegna un arcobaleno che finisce sotto l’incrocio della porta degli ospiti. Due a uno e squadre negli spogliatoi. La ripresa è un monologo ogliastrino con l’Orione tutto rinchiuso nella propria area a difendere un vantaggio importante e a tratti clamoroso,difeso con ordine e pronto a punzecchiare in contropiede con Pisano(ex della gara assieme al Mister Puddu) e Alessandro Cocco. Fioccano le occasioni per il Villagrande con Lai(di testa e in acrobazia),Montagna(palo),ancora Montagna con un doppio mani in area non visto dall’arbitro e poi Loi con un tiro dalla distanza. Ma la porta avversaria sembra stregata. Quando ormai tutto sembrava perduto, al 95° minuto Marco Melis, in mischia dopo un calcio di punizione battuto da Matteo Loi, ribadisce in rete una corta respinta del portiere ospite. Continua la corsa del Villagrande verso un posto playoff, atteso domenica dal Cardedu in una difficilissima trasferta, con la squadra locale impegnata nella lotta per evitare i playout.

Lo straordinario ficus magnolioide dei Giardini pubblici di Cagliari incanta sempre: si tratta di un gigantesco albero di oltre 125 anni che troneggia sul viale dei giardini più antichi della città e che ricorda agli adulti di oggi, quanto era bello correre sotto la sua ombra, arrampicarsi sui suoi rami, appendersi con le braccia lasciandosi andare sospesi.

Oggi il ficus è cresciuto, le sue fronde sono ampie e sempre più fitte. Come i tentacoli di un animale marino uscito dai racconti di Jules Verne, le sue radici aeree hanno camminato ancora un po’ e si sono espanse. L’area in cui si trova è stata qualche mese fa transennata per questioni di sicurezza: pare che i suoi lunghissimi rami abbiano infatti problemi di tenuta e, onde evitare quel che è accaduto col ficus di via Roma nel maggio del 2023, crollato sopra all’edicola, il Comune ha deciso di provvedere.

Tipica delle foreste pluviali, questo ficus magnolioide è stato impiantato qui più di 125 anni fa dopo che nel 1840 la spianata venne acquistata dal Comune di Cagliari, diventando poi un giardino. A Cagliari, altri esemplari di ficus magnolioide sono presenti in varie piazze della città, come piazza Matteotti e piazza Deffenu, in giardini privati ma anche all’Orto Botanico.