L’RSA Ogliastra aprirà ancora una volta le porte alla musica e all’arte, forte del successo e del gradimento ottenuto tra gli ospiti della residenza negli incontri precedenti. L’appuntamento è per venerdì 28 e sabato 29 dicembre, in entrambe le occasioni a partire dalle ore 16. Ospiti graditi dell’RSA saranno i ragazzi dell’Associazione Musicale FortePiano di Cagliari, guidata dalla pianista Nicoletta Murgia. I due concerti vedranno protagonisti ventisei giovani ragazzi provenienti da alcuni importanti centri ogliastrini: Santa Maria Navarrese, Tortolì e Girasole. Ecco il programma di queste due giornate musicali:

Venerdì 28 dicembre, gruppo di Santa Maria Navarrese

1) Anna Teresa Rossetti (6 anni): “Le nozze di Figaro” di Mozart e “Oh Tannenbaum” (4 mani)

2) Alessia Monni (6 anni): “Adeste Fideles”

3) Virginia Monni (6 anni) e Donatella Riccardi (13 anni): The first Noel” (4 mani)

4) Margherita (6 anni) e Giulia Muggianu (9 anni): “Jingle Bell’s” (4 mani)

5) Marzia (13 anni) e Francesca Foddis (7 anni): “Oh Tannenbaum” (4 mani)

6) Giulia Muggianu (9 anni): “Stille Nacht” e “La carmen” di Bizet (4 mani)

7) Tiziano Muggianu (16 anni): “Sa balada boa” di G. Lima e “Gli angeli nelle campagne” (4 mani)

8) Irene (10 anni) e Donatella Riccardi (13 anni): “I-pad song)

9) Giorgia Gaias (13 anni) e Elisa Monni (14 anni): “Jingle Bell’s rock” (4 mani)

10) Donatella Riccardi (13 anni): “River flows in your” di Yiruma

11) Giorgia Gaias (13 anni): “How long” di R. Cacciapaglia

12) Marzia Foddis (13 anni): “Asturias” di Albeniz

Sabato 29 dicembre, gruppi misti

1) Giulia Mosca (9 anni): “Jingle Bell’s” (4 mani) e “Inno alla gioia” di Beethoven – CAGLIARI

2) Desirè Marras (9 anni): “Ave Maria” – URZULEI

3) Federico Sasso (9 anni): “Tu scendi dalle stelle”, “Jingle bell’s rock” e “Struggle for pleasure” di W. Mertens – TORTOLI’

4) Sofia Brundu (11 anni): “We wish you a merry christmas” e “l’orologio” di M.Moretti (4 mani) – GIRASOLE

5) Cristiana Serra (13 anni): “Jingle Bell’s” – URZULEI

6) Luigi Cucca (14 anni): “Sonatina n°2 di Clementi – TORTOLI’

7) Carlotta Deiana (14 anni): “Golliwogg’s cakewalk” di Debussy – TORTOLI’

8) Giulia Mele (16 anni) e Chiara Agus (16 anni): “Gli angeli nelle campagne” (4 mani) – TORTOLI’

9) Giulia Mele (16 anni): “La danza dei confetti” di Cajkovskij (4 mani) – TORTOLI’

10) Maria Luna Luongo (16 anni): “Playng Love” di E. Morricone – TORTOLI’

11) Luca Serrau (16 anni): “Habanera” di Bizet – BAUNEI

12) Luca Mucelli (18 anni): “Minuetto in sol” di Bach – BARISARDO

13) Elena Rita Cabras  e Maria Antonietta Fiorito : “Il libro dei fanciulli n° 36 e 41”

La Sardegna, terra di storia millenaria e natura incontaminata, nasconde tra le sue pieghe creature affascinanti e ancora poco conosciute. Una di queste è l’Amblyocarenum nuragicum, un ragno botola la cui scoperta, annunciata nel 2014, ha entusiasmato il mondo dell’aracnologia. Questo ragno, chiamato ragno botola nuragico in onore della civiltà che ha segnato profondamente l’isola, è una specie endemica della Sardegna, rendendola un vero e proprio gioiello della biodiversità locale.

Foto realizzata da Paolo M

L’annuncio ufficiale è arrivato sulle pagine di Arachnology, il bollettino della Società Aracnologica Britannica, a seguito di uno studio meticoloso iniziato nel 2007. Nonostante fosse noto da tempo, l’animale era stato spesso confuso con un altro ragno botola, il Cteniza sauvagesi, e non era mai stato classificato in modo autonomo. La sua unicità, però, è stata finalmente riconosciuta, e la sua presenza è stata rilevata in una vasta gamma di habitat, dalle pinete e la macchia mediterranea fino agli oliveti e i giardini, dal livello del mare fino a 1100 metri di altitudine.

Il ragno botola nuragico è un ragno di medie dimensioni, con un aspetto compatto e massiccio. I maschi, di solito più grandi, misurano tra i 17 e i 25 mm, mentre le femmine si aggirano tra i 13 e i 17 mm.

Foto realizzata da Paolo M

La caratteristica più affascinante di questo ragno è il suo stile di vita. Si tratta, infatti, di un ragno botola, un abile costruttore che scava tane nel terreno e le sigilla con un opercolo, una sorta di portello fatto di terra e seta, che assomiglia a una botola. Quando una preda ignara si avvicina, il ragno esce fulmineamente per attaccarla. A differenza del Cteniza sauvagesi, il cui opercolo è spesso e tronco-conico, quello del ragno botola nuragico è sottile e morbido.

I maschi di questa specie, solitamente, si avventurano fuori dalle loro tane nei mesi estivi alla ricerca di una femmina con cui accoppiarsi. È importante notare che, nonostante il suo aspetto imponente e il suo metodo di caccia aggressivo, il ragno botola nuragico è completamente innocuo per l’uomo.

La scoperta di questa specie, endemica della Sardegna, ci ricorda l’importanza di continuare a esplorare e proteggere la biodiversità del nostro pianeta. Il ragno botola nuragico è una testimonianza vivente della ricchezza naturale dell’isola, un tesoro nascosto che merita di essere conosciuto e preservato.