Si chiama Teresa e ha trentanove anni, la prima e unica conducente ogliastrina del gentil sesso, che da qualche anno affianca i suo colleghi uomini all’interno dell’azienda. Dopo aver sbaragliato la concorrenza alle selezioni, piazzandosi settantacinquesima su 2500 partecipanti, Teresa, madre di cinque figli, ogni giorno gira l’Ogliastra a bordo dei grandi pullman blu per trasportare i pendolari a destinazione. La super mamma arzanese, passata in pochi mesi da casalinga a conducente, non rimpiange la decisione presa e ci racconta “Ho sempre desiderato avere un lavoro che mi permettesse di spostarmi e viaggiare. Non amo la monotonia e la sedentarietà: gli orari flessibili mi consentono di ammirare gli splendidi paesaggi ogliastrini a qualsiasi ora del giorno e della notte, permettendomi di assaporare le affascinanti sfaccettature del panorama. Questo lavoro inoltre, mi permette di stare a contatto con persone di tutte le età”. Ma come hanno reagito i pendolari ogliastrini vedendo la donna al volante per la prima volta? La donna si dichiara soddisfatta dell’accoglienza ricevuta una volta salita a bordo del mezzo. “Ho notato una certa curiosità da parte dei pendolari, ma nessun pregiudizio. Solo in alcuni casi mi è capitato di sentire qualche battutina, ma una volta accesi i motori la diffidenza è stata superata”. Circa due anni fa, gli studi della Quaeries, marketing and social research, evidenziarono attraverso alcuni questionari, come la carenza di impiegate del gentil sesso all’interno di alcuni settori professionali, fosse legata principalmente ad una serie di stereotipi ben saldamente radicati nella forma mentis degli italiani. Grazie alla sua forte personalità e alla sua determinazione, Teresa ha dimostrato di non avere nulla da invidiare ai suoi colleghi del “sesso forte”, contribuendo al superamento delle barriere ideologiche legate a sesso che ancora oggi caratterizzano il mondo dl lavoro italiano. Buon viaggio e buon lavoro Teresa!

Un secolo di vita, di storie, ricordi e saggezza custoditi in un sorriso che racconta l’anima più autentica della nostra isola.

La Sardegna, terra di longevità, ancora una volta ci regala un esempio straordinario di vita lunga e piena: Tzia Antonietta è il simbolo di una generazione che ha attraversato cambiamenti epocali, mantenendo intatti i valori della famiglia, della comunità e delle tradizioni.

Un ringraziamento speciale va a Pierino Vargiu e Angela Mereu, instancabili ambasciatori dei centenari sardi, per il loro lavoro prezioso e appassionato, e per averci donato foto e informazioni di questa giornata speciale.