Non si arresta l’allerta sanitaria scoppiata dopo una festa privata tenutasi nei giorni scorsi a Monserrato. Altri due casi di intossicazione da botulino sono stati segnalati nelle ultime ore, portando a otto il numero complessivo delle persone ricoverate.

I nuovi pazienti si sono presentati in ospedale con sintomi compatibili con il botulismo, una rara ma grave forma di intossicazione alimentare. I primi sei casi erano già stati confermati nella giornata di ieri. Le condizioni dei ricoverati, pur sotto controllo, restano monitorate con attenzione dallo staff medico.

Nel frattempo, i Nas hanno avviato accertamenti nei reparti ospedalieri e stanno raccogliendo testimonianze utili a ricostruire con esattezza la catena degli eventi.

Le autorità sanitarie invitano alla prudenza e ribadiscono l’importanza di conservare e maneggiare correttamente alimenti facilmente deperibili, soprattutto in occasione di feste e grandi ritrovi. Ulteriori analisi di laboratorio sono in corso per confermare l’origine dell’intossicazione.

Due minorenni sono stati arrestati e trasferiti in una comunità su disposizione del G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Cagliari, su richiesta della Procura. L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura, ha fatto luce su una serie di episodi di violenza avvenuti nella notte del 9 marzo 2025 nel centro storico del capoluogo sardo.

I due giovani sono accusati di aver partecipato, insieme a tre maggiorenni già arrestati lo scorso 30 giugno, a una rapina aggravata, lesioni personali gravi e danneggiamento. Le indagini hanno ricostruito le azioni del gruppo, che avrebbe aggredito un giovane in piazza Sant’Eulalia colpendolo con calci, pugni e un manganello telescopico, per poi derubarlo di una collanina d’oro. La vittima ha riportato ferite giudicate guaribili in 30 giorni.

Poco dopo, il branco si sarebbe spostato in un locale di via Barcellona, dove avrebbe aggredito due clienti e danneggiato gravemente arredi e strutture.

Determinante per l’identificazione dei responsabili è stato il lavoro della Polizia, che ha incrociato le immagini delle telecamere di videosorveglianza con le testimonianze raccolte e i riconoscimenti fotografici, arrivando a ricostruire con precisione la dinamica degli eventi e il coinvolgimento degli indagati.