Non solo liguri e ponzesi: qual è l’altra comunità “nascosta” che ha messo radici in Sardegna?
Non solo liguri e ponzesi: qual è l’altra comunità “nascosta” che ha messo radici in Sardegna?
Non solo liguri e ponzesi: qual è l’altra comunità “nascosta” che ha messo radici in Sardegna?
Immagine di repertorio
ll’inizio venivano solo per la stagione della pesca, ma poco alla volta hanno portato con sé le famiglie e si sono stabiliti per sempre in una zona specifica della Sardegna
Quando si parla di migrazioni verso la Sardegna, vengono subito in mente i genovesi di Carloforte o i ponzesi che hanno popolato diverse coste dell’isola, da nord a sud. Ma c’è un’altra storia, meno nota, che affonda le sue radici nel mare del XVII secolo.
È quella dei pescatori di Pozzuoli, che arrivavano a bordo di piccoli gozzi, spinti dal desiderio di nuove rotte pescose e da un istinto antico di sopravvivenza. All’inizio venivano solo per la stagione della pesca, ma poco alla volta hanno portato con sé le famiglie e si sono stabiliti per sempre nella splendida cornice dell’Isola della Maddalena.
Oggi, a distanza di secoli, i cognomi parlano ancora campano: Scuotto, Di Fraia, D’Agostino… sono firme silenziose di un legame profondo con la terra flegrea, ben piantato tra i graniti del nord Sardegna.
Il 23 ottobre, ad Alghero, succede ancora. Dopo il successo della prima edizione a Cagliari, “Sardi, Digitali, Visionari” torna con un nuovo appuntamento pensato per chi fa impresa e vuole continuare a essere protagonista del cambiamento. Questa volta a far da cornice sarà l’Hotel Punta Negra di Alghero, affacciato sul mare cristallino della Riviera del Corallo. Una location che non è stata scelta a caso: un luogo che parla di prospettive, di orizzonti da esplorare e di futuro.
Il 20 giugno scorso, a Cagliari, l’appuntamento inaugurale ha segnato un traguardo importante: oltre 300 imprenditori e più di 250 aziende hanno riempito gli spazi del Convento San Giuseppe, trasformando un incontro in un vero laboratorio di idee. Non un pubblico passivo, ma una rete viva di professionisti che hanno discusso, condiviso esperienze e gettato le basi per nuove collaborazioni. È stato il segnale che in Sardegna c’è fame di innovazione, di connessioni, di visione.
Questo ottobre, Vistanet e Sardex tornano a unire le forze con lo stesso obiettivo: dare strumenti concreti a chi non si accontenta. Comunicazione, tecnologia, finanza collaborativa e intelligenza artificiale saranno ancora una volta al centro del confronto.
Ad Alghero l’obiettivo è ancora più ambizioso: offrire agli imprenditori strumenti, spunti e strategie per crescere in un contesto sempre più competitivo. È l’incontro tra due realtà che da 15 anni accompagnano le imprese nel loro percorso di crescita: la forza della comunicazione e della tecnologia di Vistanet si unirà di nuovo all’esperienza di Sardex, con la sua visione di finanza collaborativa e di economia basata sulle relazioni.
Il vero cuore di “Sardi, Digitali, Visionari” rimane quello degli imprenditori. Saranno loro a raccontare storie autentiche: di chi ha saputo affrontare crisi, rilanciare un progetto o aprirsi a mercati nuovi. Non slogan, non attori, ma persone vere che hanno trasformato la loro visione in risultati. Esperienze reali, di chi ha già tracciato nuove strade e vuole condividerne il percorso.
“Sardi, Digitali, Visionari” non è un titolo, ma un’identità condivisa. È l’occasione per stringere connessioni reali, attivare nuove strategie e trasformare le idee in azioni. Perché il futuro non si aspetta. Si costruisce. Insieme.
L’ingresso è riservato e su invito.
Le candidature sono già aperte: per accedere all’evento e conoscere da vicino la rete di Vistanet e Sardex, è possibile candidare la propria azienda attraverso il form online. Le aziende selezionate riceveranno via mail tutte le informazioni per partecipare.
Il 23 ottobre ad Alghero sarà di nuovo il momento giusto.
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