Un Comune al giorno, paesi di Sardegna: San Sperate, murales e arte nel nome di Pinuccio Sciola.
Immaginate un paese che sia un vero e proprio museo a cielo aperto, un luogo dove l’arte si fonde armoniosamente con la natura, creando un paesaggio vibrante di colori e suoni.

Murales a San Sperate
Benvenuti a San Sperate, un incantevole paese situato a soli venti chilometri da Cagliari, nel suggestivo sud della Sardegna. Questo borgo, celebre per i suoi murales, le pietre sonore di Pinuccio Sciola e la vivace cultura popolare, rappresenta un esempio straordinario di come arte, storia e tradizioni possano convivere in un’unica, affascinante realtà. Circondato da un immenso giardino di frutteti profumati, San Sperate si distingue per la sua produzione di agrumi e pesche, tra le più rinomate dell’isola, con una tradizione consolidata che risale agli anni ’60.

San Sperate, paese museo
La sua agricoltura fertile e colorata dà vita a una sagra di metà luglio dedicata alle pesche, accompagnata da processioni, spettacoli e esposizioni di prodotti locali, tra cui miele e pomodori, che celebrano il patrimonio gastronomico del territorio. Durante questa festa, si possono gustare prelibatezze come malloreddus e panadas, oltre a dolci fatti in casa, che rendono speciale l’esperienza culinaria. Nel centro del paese si respira l’arte in ogni angolo: ceramica, ferro, cuoio e legno vengono plasmati da abili artigiani, mentre i gioielli artigianali aggiungono un tocco di eleganza alle vie vivaci. Camminare tra le sue vie significa immergersi in un universo di colori e storie, perché San Sperate è un vero e proprio paese-museo. I murales, realizzati nel rivoluzionario 1968 e ancora oggi attivi, adornano ogni strada, raccontando storie di tradizioni rurali, vita comunitaria e cambiamenti sociali.

San Sperate, le pietre sonore
Questo progetto di muralismo, ideato da Pinuccio Sciola, ha trasformato il paese in un laboratorio artistico internazionale, coinvolgendo artisti locali, italiani e stranieri, e ospitando eventi di grande richiamo come ‘Il fiume dei writers’ e ‘Colore Identità’. Sciola, celebre scultore e musicista, è l’autore delle pietre sonore, sculture che evocano suoni ancestrali e suggestioni primitive. Nel giardino megalitico, un omaggio al suo genio, sono esposte pietre ispirate all’arte megalitica preistorica, creando un ponte tra passato e presente. La vitalità culturale di San Sperate si manifesta anche attraverso associazioni che organizzano mostre, festival e workshop, come Cuncambias, che a fine luglio trasforma il rione San Giovanni in un teatro a cielo aperto, tra case campidanesi e vicoli storici. Tra i monumenti degni di nota si trovano una seicentesca dimora padronale, oggi museo, e la casa Tola, un edificio ottocentesco progettato dall’architetto Gaetano Cima. La storia di San Sperate affonda le sue radici nell’età nuragica, con ritrovamenti come un modellino di nuraghe custodito nel museo archeologico di Cagliari.

San Sperate, le pietre sonore
Sono evidenti anche i resti punici e romani, tra cui necropoli e ruderi di un abitato che faceva parte della civitas Valeria, lungo la via che collegava Karalis a Tharros. Durante il dominio vandalico, molti vescovi africani esiliati portarono reliquie di santi, tra cui quelle del martire Speratus, che secondo la tradizione fu ritrovato proprio in questo territorio. La chiesa parrocchiale di San Sperate, costruita nel XVII secolo, si erge su questo sito sacro, con una cappella dedicata a Santa Prisca, celebrata a maggio da oltre quattro secoli. Al suo interno si può ammirare un fonte battesimale con bassorilievo di san Giovanni che battezza Gesù e un campanile ‘aragonese’ che aggiunge fascino alla struttura. La chiesa di Santa Lucia, risalente all’età bizantina e rimaneggiata nel tempo, presenta inserti romanici e un’architettura barocca, mentre l’ex parrocchiale di San Giovanni Battista, con i suoi stilemi bizantini, romanici e gotici, incanta con la sua sobrietà e armonia. Celebrato a fine giugno, il culto di San Giovanni, insieme agli apostoli Pietro e Paolo, anima le vie del paese con feste e processioni, dove i balconi e i portoni sono addobbati con lenzuola e arazzi, e le strade si riempiono di menta e fiori profumati, creando un’atmosfera di gioia e comunità che rende indimenticabile ogni momento di questa tradizione secolare.
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