Gran caldo in arrivo in Sardegna: nel weekend temperature sino a 40 gradi.

Una nuova ondata di caldo africano è pronta a travolgere la Sardegna, e questa volta lo farà senza mezzi termini: l’allerta meteo è già scattata e il fine settimana si annuncia rovente.

A comunicarlo è il Centro funzionale decentrato della Protezione civile, che ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse valido dalle 10 di sabato 7 giugno fino alle 18 di domenica 8. L’Isola sarà investita da masse d’aria bollente in risalita dal Nord Africa, che porteranno a un netto rialzo delle temperature su tutto il bacino del Mediterraneo centrale, con particolare insistenza sull’Italia centro-meridionale e la Sardegna. Già da sabato il termometro salirà rapidamente, con punte previste di 37-38 gradi nel Campidano, nella piana di Ottana e nel basso Oristanese, ma sarà domenica la giornata più critica, con picchi di 40 gradi nelle zone interne. A peggiorare la situazione sarà l’anticiclone delle Azzorre, che contribuirà a bloccare la circolazione dell’aria: il ristagno atmosferico e l’umidità ridotta intensificheranno la percezione del caldo, soprattutto nelle aree urbane. A Cagliari, intanto, i 29-30 gradi registrati in queste ore sono solo l’inizio di un’ascesa infuocata. La tregua dovrebbe arrivare soltanto all’inizio della prossima settimana, quando il maestrale tornerà a soffiare riportando una boccata d’aria fresca sull’Isola e abbassando progressivamente le temperature.

Condannato Settimo Nizzi: turbativa d’asta sull’ex Ferrotel di Olbia, il Tribunale lo riconosce colpevole.

Una sentenza destinata a far discutere: il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, è stato condannato a quattro mesi di reclusione, pena sospesa, per turbativa d’asta.

A stabilirlo è stato il Tribunale di Sassari, che ha ribaltato la richiesta della pubblica accusa, la quale aveva chiesto l’assoluzione. L’accusa nei confronti di Nizzi riguarda un episodio legato alla vendita dell’ex Ferrotel, un immobile finito all’asta su disposizione del Tribunale di Tempio. Secondo la ricostruzione, il primo cittadino avrebbe cercato di dissuadere un potenziale acquirente dal partecipare alla procedura, mentre il Comune di Olbia – ente rappresentato proprio dal sindaco – era a sua volta interessato all’acquisto e ha successivamente ottenuto l’aggiudicazione dell’edificio. La condanna, seppur lieve e con sospensione della pena, rappresenta un passaggio rilevante in una vicenda che intreccia politica e giustizia, e che riapre il dibattito sul confine tra ruolo istituzionale e correttezza delle procedure pubbliche.