Momenti di apprensione questa mattina nei pressi dell’innesto della 554, all’altezza di Selargius. Un’auto, per cause ancora in fase di accertamento, si è ribaltata finendo in mezzo alle due corsie della strada, generando timore tra gli automobilisti di passaggio.

Nonostante la dinamica dell’incidente, il conducente del veicolo è stato trovato fuori dall’auto e in buone condizioni di salute all’arrivo dei soccorsi. Sul posto sono prontamente intervenuti i sanitari del 118, che hanno verificato lo stato di salute del guidatore, accertandosi che non avesse riportato ferite significative.

A supporto delle operazioni, sono giunti anche i vigili del fuoco, che si sono occupati della messa in sicurezza dell’area, e i carabinieri, che hanno avviato le indagini per ricostruire le cause dell’incidente. L’incidente ha provocato alcuni disagi alla viabilità, con rallentamenti e deviazioni temporanee per permettere le operazioni di soccorso e il ripristino della sicurezza stradale.

Un’atmosfera intima e vibrante ha avvolto ieri il Conservatorio di Cagliari durante il concerto di Patty Pravo, icona intramontabile della musica italiana, che ha scelto il capoluogo sardo come tappa del suo tour. Ma prima ancora che le luci si abbassassero e la voce inconfondibile di Nicoletta Strambelli riempisse la sala, un messaggio è stato diffuso al pubblico: niente telefoni, niente foto o video durante lo spettacolo.

Patty Pravo a Cagliari, foto condivisa dalla cantante

Un appello semplice, ma potente. Un invito a scollegarsi dai dispositivi per connettersi davvero con la musica, con l’artista, con l’emozione del momento. E Patty Pravo, che da sempre ama il contatto diretto con il suo pubblico, ha scelto di unirsi a quella sempre più ampia schiera di artisti che chiedono rispetto per il presente, per il tempo condiviso, per lo spazio sacro del live.

Il gesto, ormai sempre più diffuso, riaccende una riflessione necessaria: i telefoni durante i concerti sono diventati una distrazione costante, per chi guarda ma anche per chi ascolta. Trovarsi davanti qualcuno che filma per interi minuti, con lo schermo sollevato sopra la testa, spezza la magia e impone agli altri spettatori un filtro digitale tra sé e la scena.

Eppure, nonostante il fastidio diffuso, non riusciamo a farne a meno. È il riflesso di un’epoca in cui l’esperienza non sembra esistere davvero se non è documentata. Ma cosa perdiamo nel frattempo? Forse proprio l’essenza dell’evento: la musica, la voce, le emozioni in presa diretta.

Quella di Patty Pravo, dunque, non è una semplice richiesta tecnica, ma un atto d’amore per la musica e per il pubblico: “Godetevi l’attimo”, sembra dire, “perché è unico e irripetibile”. Un invito prezioso, soprattutto in tempi in cui la memoria viene affidata più allo storage del telefono che al cuore.