Due giorni all’insegna delle tradizioni popolari, dei sapori autentici e delle esperienze dirette: torna il Festival delle Pro Loco, giunto alla sua 19ª edizione, che animerà la suggestiva frazione di San Gemiliano.
La manifestazione, organizzata con la collaborazione dell’Associazione Amici volontari di San Gemiliano e con il supporto degli assessorati comunali alla Cultura, Tradizioni Popolari e Turismo, si conferma come uno degli appuntamenti più attesi della stagione, capace di unire cultura, enogastronomia e turismo esperienziale.

Una passata edizione
Laboratori e antichi mestieri – Il cuore del festival sarà rappresentato dai numerosi laboratori, pensati per far vivere ai visitatori un contatto diretto con il patrimonio artigianale e culinario sardo. Dalla cestineria tradizionale della Pro Loco di Sinnai, alla panificazione manuale del Sulcis curata dall’associazione “Mani in Pasta” di Domusnovas, fino alla decorazione di dolci tipici e all’impagliatura delle sedie proposta dalla Nuova Pro Loco di Pirri.
Non mancheranno i laboratori dedicati al formaggio, con dimostrazioni sulla coagulazione del latte, la preparazione della ricotta e le tecniche di stagionatura, né quelli sul riuso creativo dei materiali di scarto, a cura dell’artigiana Luisella Loi.

Sapori e identità – Grande spazio sarà riservato all’enogastronomia, con le Pro Loco provenienti da tutta la Sardegna che cucineranno dal vivo i piatti tipici dei propri territori. Tra i momenti più attesi, la valorizzazione di “Su Pani Coccoi”, promossa dal Comitato Pane Coccoi IGP insieme all’Accademia Sarda del Lievito Madre.
I visitatori potranno anche assistere a dimostrazioni pratiche delle maestre panificatrici sestesi, che sveleranno segreti e tecniche della panificazione tradizionale. Ad arricchire l’offerta, degustazioni di vini locali curate dai sommelier della Fondazione Italiana Sommelier.
Cultura e spettacolo – Il festival non sarà solo cibo, ma anche cultura. Sono previste visite guidate ai siti prenuragici di San Gemiliano e Craviole Paderi, a cura dell’archeologo e docente universitario Antonello Greco. Inoltre, sarà presentato il libro “Pippottu – unu piccioccu de crobi in s’avolotu de Casteddu de su 1906” di Gianni Loy, con l’intervento di Fabio Usala.

A rendere ancora più suggestiva l’atmosfera ci saranno le maschere tradizionali di Sestu – S’Orku Foresu e Is Mustayonis – e gli spettacoli di folklore del Gruppo Folk “I Nuraghi”, che celebra i 60 anni di attività con le danze popolari sarde. Le sonorità della tradizione saranno affidate agli strumenti di Efisio Puddu (organetto) e Pierluigi Mattana (chitarra, voce e launeddas).
Grazie anche alla partecipazione degli studenti dell’Istituto Alberghiero “D.A. Azuni” di Cagliari, che vivranno un’esperienza formativa sul campo, il Festival delle Pro Loco si conferma un evento corale e inclusivo, capace di coniugare memoria e innovazione, comunità e accoglienza.
Un appuntamento imperdibile per chi vuole scoprire, assaporare e vivere la Sardegna più autentica, tra antichi mestieri, cibi genuini e tradizioni che continuano a rinnovarsi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA