Oscar delle Regioni 2024: anche la Sardegna presente

Si terrà a Roma presso Cinecittà la seconda edizione dell' Oscar delle Regioni manifestazione nata per dare valore e visibilità alle tradizioni e le produzioni Regionali di eccellenza
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Si terrà a Roma presso Cinecittà la seconda edizione dell’ Oscar delle Regioni manifestazione nata per dare valore e visibilità alle tradizioni e le produzioni Regionali di eccellenza.
A scendere in campo anche laSardegna che porterà la tradizione popolare con donne e uomini in costume tradizionali e le varie esibizioni che si terranno più volte nell’arco delle due giornate.
A rappresentare una tradizione lunga 3000 anni, le Maschere che sfileranno e si esibiranno nella Cinecittà Street con i loro campanacci, S’Orku, una maschera zoomorfa, avvolta in una pelle nera d’animale, lunghe corna sul capo, che cammina carica di campanacci, legata alla vita con una corda, tenuta all’estremità dai “Mustayonis”, che avanzano in gruppo, armati di verghe d’olivastro e canne, vestiti con abiti smessi, sonagli e fazzoletti neri in testa.
Non mancheranno esposizioni che porteranno a Cinecittà World artigianato tipico in sughero, prodotti alimentari e prodotti tipici le squisite sebadas, il famoso maialino alla brace, le birre artigianali, in un percorso del gusto che farà vivere al visitatore un pezzo di Sardegna.
Nei due giorni musiche live di canzoni antiche e tradizionali sarde sino alle interpretazioni delle più famose hit dei Tazenda e Piero Marras, e esibizione di Feuer Frei che danzerà a ritmo musicale avvolto dal fuoco e laser.

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Gatto morto esposto al MAMbo di Bologna. “L’ironia non può diventare cinismo, è inaccettabile”, l’indignazione di Cosetta Prontu

Indignazione per l’opera con gatto tassidermizzato al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, come parte della mostra “Facile ironia”.
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Un’esposizione che lascia senza parole e che ha suscitato indignazione tra amanti degli animali e operatori del settore: al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna è stato presentato un gatto tassidermizzato come parte della mostra “Facile ironia” del duo artistico Eva e Franco Mattes. L’opera, intitolata “Copycat”, mostra un gatto impagliato disteso su una fotocopiatrice, con tanto di pulsante per ottenere una copia autografata dell’animale in formato A3 da portare a casa.
Per molti questa scelta va ben oltre i confini della provocazione artistica. Cosetta Prontu, responsabile del rifugio Lida di Olbia, commenta: “È difficile trovare le parole giuste. Ridurre un animale a un oggetto da esposizione è inaccettabile. Non si tratta più di arte, ma di banalizzare la vita stessa. Gli animali meritano rispetto e protezione, non diventare strumenti di curiosità.”
Il museo ha spiegato che il gatto era già morto al momento della tassidermia e che l’opera rispetta le normative vigenti. Tuttavia, la motivazione non attenua le critiche: “Il problema non è la normativa, ma l’etica,” aggiunge Prontu, “un animale non può essere considerato merce o oggetto da intrattenimento. È un messaggio che va contro i principi di una società rispettosa della vita.”
Molti utenti sui social hanno espresso la loro indignazione, sottolineando come l’opera sia offensiva e contraria ai valori fondamentali di tutela degli animali. Secondo la responsabile del rifugio: “L’ironia non può diventare cinismo. L’arte dovrebbe educare, far riflettere e provocare pensieri costruttivi, non esporre creature viventi come semplici oggetti. L’arte deve diventare uno strumento di crescita e di compassione, e non un mezzo per normalizzare la crudeltà”.
“Chiediamo a tutti di condividere questo messaggio,” conclude Prontu, “perché ogni creatura vivente merita rispetto. Non possiamo accettare che gli animali siano esposti come oggetti da curiosità.”

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