Al Canile di Cagliari Osso e i suoi amici a quattro zampe aspettano una nuova famiglia
Al suo arrivo Osso era talmente debilitato dall’inedia che non si reggeva in piedi, fortunatamente il suo istinto di sopravvivenza ha avuto la meglio e in due mesi, accudito e alimentato è tornato in piena forma
Al Canile di Cagliari Osso e i suoi amici a quattro zampe aspettano una nuova famiglia a cui voler bene
Prosegue la campagna di sensibilizzazione delle adozioni degli ospiti a quattro zampe del Canile Comunale presso Via Po 59, promossa dal Servizio Gestione Faunistica del Comune di Cagliari.
Gli orari di ricevimento per le adozioni sono dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 12, previo appuntamento, contattando il Canile municipale via mail all’indirizzo [email protected] o al numero di telefono 070 677 8115 o 070 677 6469.
Tutte le schede degli ospiti del Canile Comunale sono visibili a questo link https://www.comune.cagliari.it/portale/page/it/cani_adottabili (il portale comunale in queste settimana è in fase di aggiornamento e pertanto è possibile la temporanea inaccessibilità delle schede: nel caso ciò si verificasse, si invita a connettersi nuovamente più tardi).
Oggi vi presentiamo Osso. Osso è un meticcio di taglia media, maschio intero di due anni entrato in canile a fine marzo 2023 perché trovato vagante privo di microchip in zona Santa Gilla, fortemente denutrito. Al suo arrivo Osso era talmente debilitato dall’inedia che non si reggeva in piedi, fortunatamente il suo istinto di sopravvivenza ha avuto la meglio e in due mesi, accudito e alimentato è tornato in piena forma. Osso è inizialmente riservato con le persone che non conosce ma una volta rotto il ghiaccio si rivela affettuoso ed esuberante. Con gli altri cani ha un atteggiamento determinato, difende con vigore la sua ciotola del cibo e non è sempre facile trovare dei cani compatibili con il suo carattere. Con le persone invece sa essere splendido, è un cane giovane e dinamico e sa andare al guinzaglio. Per Osso si cerca una famiglia di persone giovani o adulte, residenti in appartamento o casa con giardino, amanti dell’attività fisica e della vita all’aria aperta, il dinamismo di Osso non lo rende adatto a persone sedentarie. Osso di cede in adozione vaccinato e in possesso di microchip.
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Lo sapevate? l’attore cagliaritano Amedeo Nazzari recitò con Fellini e Anna Magnani. Interpretò anche Caravaggio
Salvatore Amedeo Carlo Leone Buffa, in arte Amedeo Nazzari, nato a Cagliari il 10 dicembre del 1907 prese il nome di suo nonno per sfondare nel mondo dello spettacolo. Nacque in via Caprera, in una casa che poi fu abbattuta agli inizi degli anni Cinquanta. A Cagliari gli è stata dedicata la piazza davanti al Teatro Lirico, nel Parco della Musica. Lavorò con Lattuada e Fellini.
Sardi famosi: l’attore cagliaritano Amedeo Nazzari, super divo del cinema italiano.
Salvatore Amedeo Carlo Leone Buffa, in arte Amedeo Nazzari, nato a Cagliari il 10 dicembre del 1907 prese il nome di suo nonno per sfondare nel mondo dello spettacolo.
Nacque in via Caprera, in una casa che poi fu abbattuta agli inizi degli anni Cinquanta.
A Cagliari gli è stata dedicata la piazza davanti al Teatro Lirico, nel Parco della Musica.
Suo padre era proprietario di un pastificio (aveva diversi mulini) ed era una persona benestante, sua madre figlia del presidente della corte d’appello di Cagliari. Il piccolo Amedeo ha solo sei anni quando suo padre muore e la madre si trasferisce con lui e le sorelle a Roma.
Dopo il collegio dai salesiani e gli studi di ingegneria, abbandonati prima della laurea, passa al teatro, sua grande passione fin dalle prime recite scolastiche. L’esordio da professionista avviene nel 1927.
Nel 1935 viene notato da Elsa Merlini, che gli offre una parte nel film che sta per girare. Il film, Ginevra degli Almieri, non sarà un successo, e Nazzari tornerà al teatro. Ancora una volta sarà un’attrice, Anna Magnani, a notarlo soprattutto per la prestanza fisica e ad imporlo nel cast di Cavalleria (1936). Ancora un film in divisa sarà nel 1938 il suo secondo successo di pubblico: Luciano Serra pilota, sempre con la regia di Alessandrini. Iniziano a fioccare le offerte e il suo volto è sempre più conosciuto.
Nel 1941 alla Mostra di Venezia vince la futura Coppa Volpi per il film Caravaggio, pittore maledetto.
Sempre in quell’anno il celebre La cena delle beffe lo consacra definitivamente come “divo” del cinema. Il film, diretto da Alessandro Blasetti, è un dramma in costume che si svolge nella Firenze dei Medici.
Lavorerà con Alberto Lattuada e con Anna Magnani come co-protagonista, nel 1957 viene scelto da un Federico Fellini ormai affermato, per recitare in Le notti di Cabiria un ruolo di divo in decadenza.
Sempre nel 1957 Nazzari sposa Irene Genna, attrice italo-greca, da cui un anno più tardi nascerà la figlia Maria Evelina. Dopo oltre vent’anni di successi, nei ’60 arrivano le prime delusioni: la più grande è il ruolo del principe Salina nel Gattopardo di Visconti, proposto a lui, ma che va poi a Burt Lancaster per ottenere finanziamenti da una casa di produzione americana.
In Italia si apre la stagione d’oro della commedia all’italiana, ma salvo qualche sporadica eccezione, Nazzari si rifiuta di interpretare questo tipo di copioni. Nazzari muore a Roma il 7 novembre del 1979.
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