Lo sapevate? Qual è il quartiere più popolato di Cagliari?
Qual è il quartiere più popoloso della città? E quanti abitanti ha? Un piccolo aiuto: non è San Benedetto.
Qual è il quartiere più popoloso della città? E quanti abitanti ha? Un piccolo aiuto: non è San Benedetto.
Secondo uno degli ultimi Atlanti demografici realizzato dal servizio Sistemi informativi, informatici e statistici del Comune di Cagliari, il quartiere più popolato della città è quello di Is Mirrionis, con ben 13mila residenti.
Il quartiere è nato nel secondo dopoguerra e sorge ai piedi del colle di Tuvumannu. Ha diverse scuole, asili, e mercato (via Quirra). Il parco di Monte Claro costituisce il suo principale polmone verde, seguito dal parco del castello di San Michele (che sorge al confine del quartiere con la zona di Bingia Matta). Il significato del nome del quartiere è dubbio. La parola mirrioni in sardo campidanese significa morione, ovvero l’elmo militare forse di origine spagnola in uso in Europa nei secoli XV-XVII.
Stando a quanto riporta il Canonico Giovanni Spano, archeologo e linguista sardo vissuto nel XIX secolo, il toponimo deriverebbe da due grossi monoliti presenti una volta nella zona e residuo di antiche cavità di pietra.
Il termine “Mirrionis” deriverebbe, sempre secondo Spano, dal termine sardo campidanese “mirai” (guardare). Questi monoliti erano infatti probabilmente usati come postazioni di veletta dalla popolazione per avvistare i nemici. Lo storico Vittorio Angius nel suo contributo al Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna di Goffredo Casalis indica la zona come “gran fosso dei Mirrioni” o “circolo dei Mirrioni”.
La zona era frequentata già nell’età del rame, come testimoniano alcuni materiali rinvenuti ascrivibili alla cultura di Monte Claro (seconda metà del III millennio a.C.): resti di cibo e di ceramiche, oltre ad alcune tombe trovate negli anni cinquanta, durante la costruzione della Casa dello Studente e della scuola di San Vincenzo. L’abitato doveva essere situato tra il colle di San Michele, il Monte della Pace, Monte Claro e il colle di Buoncammino.
Risale al Novecento la costruzione dell’ospedale militare. Dopo la seconda guerra mondiale l’area, tendenzialmente rurale e agricola, comincia ad essere abitata con la costruzione dagli anni sessanta di palazzoni e case popolari, crescendo assieme al quartiere di San Michele e congiungendosi con la municipalità di Pirri.
Is Mirrionis ha più di 13 abitanti, seguono Monteleone-Santa Rosalia, più di 9mila, Sant’Alenixedda, più di 9 mila, San Giuseppe-Santa Teresa-Parteolla, più di 8mila, Bonaria, più di 8 mila, San Benedetto, quasi 8mila, e Mulinu Becciu, più di 7mila. Secondo l’ultimo censimento a Cagliari è diminuita la popolazione totale ed è aumentata l’età media dei residenti. I dati sono riportati anche nell’Atlante demografico realizzato dal servizio Sistemi informativi, informatici e statistici del Comune di Cagliari, una sorta di mappa dei 31 quartieri cagliaritani che offre un quadro completo di quanto è avvenuto in città.
La popolazione totale a Cagliari negli ultimi anni è diminuita dell’1,3 per cento, del 6,6 negli ultimi anni: i residenti del capoluogo sardo risultano 154.564, circa duemila in meno rispetto al conteggio precedente. La zona meno abitata risulta il Quartiere Europeo, con 874 residenti, male anche per Monreale, 1.225 persone, Poetto-Medau Su Cramu, 1.253, La Palma con 1.296, e Castello, 1.453 abitanti. Si era registrato un leggero aumento del numero di residenti solo a Barracca Manna, con un più 1,4 per cento, Is Campus-Is Corrias, più 2,5 per cento, e a Villa Doloretta, più 0,5 per cento. In aumento l’età media dei cagliaritani, attualmente di 47,7 anni: nel 2012 era di 47,4, nel 2002 di 43,8 anni. I quartieri dove i cagliaritani in media vivono più lungo sono il Cep e Fonsarda, dove l’età media è di 51 anni, e dove si registra il maggior numero degli over 75; a Genneruxi e Monte Urpinu l’età media è di 50,2 anni. La popolazione più giovane si registra a Stampace, Barracca Manna, Is Campus, e Cep, mentre i nuclei familiari più numerosi, con 7 componenti e oltre, nel Nuovo Borgo Sant’Elia, 33 famiglie, San Michele, 25, Mulinu Becciu, 20, e Stampace, 18.
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