L’edizione 2024 della Sartiglia di Oristano promette di incantare e coinvolgere oltre 10.000 spettatori, offrendo uno spettacolo magico e affascinante che celebra l’antica tradizione equestre della Sardegna. Lungo le strade della città, tra le Pariglie e la Corsa alla Stella, 126 cavalieri guidati dai componidoris Giovanni Utzeri e Fabrizio Manca porteranno avanti un’esperienza straordinaria. Tuttavia, in mezzo a tanta bellezza e adrenalina, la sicurezza rimane una priorità.

La Fondazione Oristano si è impegnata nell’allestire un apparato composto da circa 200 persone per garantire lo svolgimento dell’evento in piena sicurezza. Tra le misure adottate, è previsto un punto medico nel parcheggio dell’Arst, fornito di una tenda da campo attrezzata con 6 posti letto, medico e infermiere, pronto ad intervenire in caso di necessità.

Ma la Sartiglia non è solo spettacolo e gare equestri. È anche un’esplosione di manifestazioni culturali e artistiche. Dalla vestizione dei Componidoris alla giostra equestre, la città sarà pervasa dalla bellezza dell’arte, con spazi dedicati ai Live painting, mostre di pittura dal vivo, che aggiungono un tocco di creatività e colore all’atmosfera festosa.

Inoltre, non mancheranno le delizie gastronomiche con degustazioni street food e incontri con le cantine locali, offrendo un assaggio autentico della cucina e dei vini della Sardegna.

La Sartiglia è anche un momento di riconoscimento e celebrazione delle figure che hanno contribuito alla sua grandezza nel corso degli anni. Quest’anno, il premio per il “Miglior Complesso”, che valorizza l’estetica dei costumi, delle bardature e dei cavalli, prende il nome di “Premio Enrico Fiori”, dedicato al Maestro del Folklore e della Sartiglia scomparso l’anno precedente.

La giostra equestre, con la Corsa alla Stella e la Corsa delle Pariglie, costituisce il cuore pulsante dell’evento. I tempi precisi di inizio e fine delle gare permettono al pubblico di organizzarsi per non perdersi nemmeno un istante di questo spettacolo mozzafiato.

Il Villaggio Sartiglia, aperto dal 10 al 13 febbraio, offre un’ampia gamma di esperienze turistiche e commerciali, arricchendo l’atmosfera festosa con enogastronomia, live cooking, street food e intrattenimento per tutte le età.

Un cambiamento significativo per questa edizione è il ritorno al passato con l’eliminazione delle tribune lungo via Mazzini, dove si svolgono le Pariglie. Sebbene questo possa significare un cambiamento nell’esperienza degli spettatori abituali, l’eliminazione delle tribune riflette un desiderio di tornare alle radici dell’evento e di permettere a tutti di partecipare in modo più diretto ed autentico.

Sotto un semplice chiusino in piazza Indipendenza, si nasconde un pozzo medievale profondo 77 metri, che scende fino alla falda acquifera altri 11 metri.

Costruito probabilmente nel 1253, in pieno periodo pisano, il pozzo di San Pancrazio era un tesoro d’acqua per la città, accessibile tramite una galleria segreta ancora oggi percorribile vicino al vecchio Museo Archeologico.

Fino all’Ottocento, forniva acqua a tutti, gestito da appaltatori con cavalli, carri e funi di giunco marino resistenti all’acqua. La sua storia si concluse nel 1867, quando l’acquedotto portò l’acqua direttamente dalle montagne di Corongiu, chiudendo il sipario su un’antica meraviglia nascosta sotto le strade di Cagliari.