Lo sapevate? Quale è il territorio comunale più piccolo della Sardegna?

Alla scoperta dei paesi della Sardegna. Un piccolo borgo adagiato in una splendida vallata con appena 168 abitanti. Andiamo a visitare idealmente questo paese, circondato da vigne che producono ottimi vini.
Lo sapevate? Quale è il territorio comunale più piccolo della Sardegna?
Alla scoperta dei paesi della Sardegna. Un piccolo borgo adagiato in una splendida vallata con appena 168 abitanti. Andiamo a visitare idealmente questo paese, circondato da vigne che producono ottimi vini.
Stiamo parlando di Modolo, il più piccolo Comune dell’Isola per estensione territoriale (appena 2,52 kmq, davanti a Tinnura, Tadasuni, Boroneddu e Borutta, mentre Baradili è quello con meno abitanti, appena 83). Il borgo sorge in Planargia, a 134 metri sul livello del mare, a pochi chilometri dal mare e a 4 km da Bosa, sorge in Planargia. Il paese è circondato da dolci e fertili colline. Nel suo territorio crescono rigogliosi ciliegi, uliveti secolari e profumate vigne, che danno al paesaggio un aspetto pittoresco. La produzione più rinomata è quella vitivinicola, in particolare di malvasia.
Il paesino nacque intorno al III secolo a.C., durante l’epoca punica ma probabilmente un centro esisteva già in epoca nuragica, anche perché nella zona esistono diverse domus de janas di epoca neolitica.
Il nome del borgo potrebbe derivare dal toponimo di origine nuragica “Madala” o dal latino “Modulus”, che fa riferimento al metodo utilizzato, in un lontano passato, per incanalare l’acqua delle fonti.
Modolo subì la dominazione dei Fenici, dei Cartaginesi e dei Romani. Nel VII secolo d.C. vi si stabilirono i monaci bizantini, che evangelizzarono la popolazione e edificarono la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea apostolo.
Parte del Giudicato di Torres, passò poi sotto il controllo dei Malaspina e in seguito venne inserito nel Giudicato di Arborea. Sotto il dominio spagnolo, come l’intera Sardegna, a partire dal 1628 venne affidato come feudo alla famiglia dei Brondo e nel 1716 ai Paliacio, marchesi di Planargia.
In seguito all’abolizione del feudalesimo diventò comune autonomo e venne inserito nel 1927 nella provincia di Nuoro per passare poi, nel 2006, alla provincia di Oristano.
Il principale monumento del paese è la parrocchiale di Sant’Andrea apostolo, risalente all’alto Medioevo (VII secolo d.C.) e fondata da monaci bizantini che evangelizzarono il territorio.
Numerosi sono i nuraghi, tra cui i più importanti sono Albaganes e Monte Nieddu.
Poco distante dal centro abitato è possibile ammirare i resti di un antico convento dei frati Domenicani e di una villa Romana.
Tra gli alimenti principali prodotti a Modolo troviamo i formaggi preparati con il latte prodotto dagli allevamenti locali.
La Malvasia, raffinato ed elegante vino da dessert e da meditazione, è molto diffusa a Modolo e nel territorio circostante.

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